Meda

L'ex ristoratore dell'Oss Bus: "Non sono scappato, sono andato in Vietnam per disintossicarmi"

Paolo Santambrogio rivela i motivi che stanno dietro alla chiusura della nota osteria brianzola.

L'ex ristoratore dell'Oss Bus: "Non sono scappato, sono andato in Vietnam per disintossicarmi"
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In tanti in questi mesi si sono chiesti che fine avesse fatto Paolo Santambrogio e che ne sarebbe stato della nota osteria «Oss Bus» di Meda, fondata nel settembre 2007 proprio grazie alla sua esperienza e passione per la cucina e diventata negli anni un punto di riferimento per gli amanti della cucina tipica brianzola.

La verità dietro alla chiusura dell'Oss Bus

Il cartello «chiusi per ristrutturazione cucina» appeso fuori dal ristorante in pieno centro, di fianco al Municipio, con il passare delle settimane, e poi dei mesi, ha iniziato a insospettire gli affezionati clienti e i frequentatori del locale, tra i quali si è diffuso il dubbio che l’osteria non avrebbe più ripreso l’attività. O perlomeno non con lo stesso nome: da inizio dicembre, infatti, il ristorante ha riaperto con un’altra denominazione e un’altra gestione. La fine della storia dell’«Oss Bus» ha destato stupore misto a dispiacere, dato che il locale era diventato una delle istituzioni della città ed era conosciuto anche al di fuori dei confini brianzoli. Non solo: era frequentato da personaggi famosi, televisivi e non, del mondo dello spettacolo e dello sport.

L'ex ristoratore: "Non sono scappato, sono andato in Vietnam per disintossicarmi"

Ora l’ex ristoratore ha deciso di dire come stanno effettivamente le cose, spiegando i motivi della sua «sparizione», anche per mettere a tacere le cattive voci che si stavano diffondendo.

«Non sono scappato, sono andato in Vietnam per disintossicarmi e riprendere in mano la mia vita - ci ha confidato - Mi dispiace di avere buttato via tutto ciò che amavo, ma stavo buttando via anche la vita, che ritengo il dono più grande che ogni persona possa ricevere».

"Stavo buttando il dono più prezioso, la vita"

E’ stato un difficile e lungo percorso esistenziale e introspettivo quello che ha portato Paolo Santambrogio a riprendere in mano la sua vita, devastata dalla tossicodipendenza, e a iniziare un nuovo capitolo in Vietnam, a fianco dell’inseparabile moglie Elly, «l’unica persona, oltre a mio padre, per cui darei la vita». Non è stato facile per lui ammettere di avere un problema serio e prendere la drastica decisione di abbandonare il suo amato ristorante per trasferirsi dall’altra parte del mondo e guarire. Con una sincerità disarmante ha voluto mettersi a nudo e aprirci il suo cuore, raccontando le sue fragilità, il baratro in cui è caduto, ma anche la forza con cui negli ultimi mesi è riuscito ad apprezzare nuovamente la vita.

"Ho scelto un luogo dove so di non trovare la sostanza stupefacente"

"Ho perso troppe persone per colpa della sostanza stupefacente, famigliari, amici... - ci ha confidato - Avevo toccato il fondo e ho pensato che l'unico modo per rinascere fosse quello di andare in un luogo dove sapevo di non poter trovare la sostanza stupefacente. Dopo un anno di ricerche ho scelto questa isola del Vietnam e a luglio sono partito con mia moglie. Mi sono disintossicato e sono rinato, ora apprezzo le piccole cose".

"Pagherò i fornitori dell'Oss Bus"

Impossibile non pensare all'Oss Bus e al lavoro nel suo amato ristorante. Il pensiero che lo ossessiona è quello di saldare i fornitori:

"Mi hanno dato fiducia e hanno sempre creduto in me. Non appena riuscirò a vendere macchinari, attrezzature e l’avviamento commerciale, con i soldi che otterrò inizierò a saldare i debiti che ho nei loro confronti. Non posso che ringraziare tutti loro, che hanno compreso la situazione e conoscendomi sanno che appena sarà possibile verserò quanto dovuto".

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