Sicurezza

Stanchi dei maranza, arrivano le ronde

L'aggressione in piazza Trento e la risposta di Rinascenza, pronta a far mobiliare i cittadini

Stanchi dei maranza, arrivano le ronde
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Bravi ragazzi presi a sputi e spintoni in piazza perché hanno rifiutato una sigaretta ai maranza perché non fumano. Dopo l’ennesima violenza in piazza Trento e Trieste a Monza, fa ancora più scalpore l’annuncio del movimento popolare «Rinascenza» di partire con le ronde di vigilanza per la sicurezza.

L'aggressione dei maranza

Si sono beccati insulti, spintoni e sputi solo per aver rifiutato di dare una sigaretta ai maranza semplicemente perché non fumano e non l’avevano. E non era nemmeno la prima volta che erano costretti a subire le angherie di quei malviventi. I «bravi» ragazzi sono stanchi di vedere il centro storico in balia dei maranza.
A denunciare quanto sta accadendo (anche sui social) è un monzese di 20 anni che con gli amici spesso bazzica piazza Trento perché ogni tanto segue il gruppetto (una dozzina di giovani) che fanno acrobazie con gli skate sotto al Monumento: «L’altra sera si sono avvicinati a noi un gruppo di 30-40 maranza, chiedendo una sigaretta - racconta - Dato che i miei amici non fumano hanno detto di no e il gruppo di 30-40 ragazzi ha iniziato a insultarli, spintonarli e sputare addosso».
Un atto, l’ennesimo. Perché il gruppone dei maranza che conta una quarantina di ragazzi dai 13 ai 26 anni (cui spesso si aggregano anche le ragazzine) è da tempo che occupa il centro, terrorizza i passanti, dando seguito anche ad alcuni atti criminali e prendendo di mira soprattutto i coetanei.

Rinascenza e le ronde

Intanto c'è chi annuncia l'intenzione di intervenire per il ripristino della sicurezza. Più che «ronde»  le chiamano servizi di vigilanza del territorio, organizzate da cittadini onesti e attivi. «Quelli che sono stanchi di pagare le tasse e non vedere i servizi».

È a loro che Rinascenza anche in Brianza guarda e sono loro che hanno risposto con un entusiasmo andato oltre le aspettative dei promotori all'inaugurazione del Comizia di Monza e Brianza, il gruppo del movimento Rinascenza nella nostra provincia sabato 18 gennaio.
«Le persone si stanno facendo avanti, non pensiamo a guardie armate, ma a cittadini preparati, con scudi e strumenti atti a difendere chi sta subendo un’aggressione in attesa delle Forze dell’ordine per rendere le nostre città più sicure e Monza in particolare. Il termine ronde non mi piace, ma rende il senso dell’impegno di cittadini che si mettono a disposizione con senso di legalità e civiltà», spiega Alessandro Sebastiano Porto, 25 anni,  fondatore brianzolo di Rinascenza che ha avanzato la proposta proprio per rispondere alla carenza di sicurezza.

La risposta dell'assessore

L'episodio è arrivato anche all'attenzione del Consiglio comunale dopo che la consigliera del Gruppo Misto Martina Sassoli ieri sera, lunedì 27 gennaio 2025, ha chiesto conto alla Giunta Pilotto di cosa si stia facendo per contrastare quello che sta accadendo. "Quello denunciato sui social è grave, cosa si sta facendo? Dopo i proclama sono seguiti i fatti?  Siamo arrivati a un punto in cui la città si sente in diritto di fare le ronde cittadine contro questi episodi di criminalità diffusa".

L'assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia ha rassicurato l'Aula: "I fatti sono stati compiuti, ma la risposta non sempre è immediata. Stiamo facendo prevenzione per la pubblica sicurezza e la nostra Polizia locale anche sul fatto denunciato sui social farà le dovute verifiche per capire se è successo e come individuarne gli autori. L'attenzione c'è stata e l'incremento della vigilanza ci sarà. Quelli che compiono rapine ai danni dei coetanei sono delinquenti ma non posso aggiungere altro per un segreto di natura investigativa".

Il servizio completo sul Giornale di Monza in edicola.
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