I dubbi del sindacato

St Microelectronics, la Cisl chiede al Ministro un incontro urgente

"Dopo gli allarmanti dati comunicati dal board rispetto al fatturato nel primo trimestre 2025, ora ipotesi di ombre sulla gestione dello stesso board. il governo intende intervenire per salvaguardare un’eccellenza industriale del nostro paese?"

St Microelectronics, la Cisl chiede al Ministro un incontro urgente
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"Dopo la comunicazione del Board di STM circa i dati previsionali di fatturato rispetto al primo trimestre 2025 ancora in calo rispetto ai dati del 2024, 2,51 miliardi di euro corrispondenti a una diminuzione del 24,4% rispetto ai primi tre mesi del 2024 e a una flessione del 27,6% rispetto al trimestre precedente, oggi sui principali quotidiani nazionali si legge di ipotetiche gravi “dichiarazioni fuorvianti” del management di Stm circa le previsioni degli andamenti del fatturato del 2023 e 2024".

St Microelectronics, la preoccupazione della Cisl

Così la Fim Cisl che esprime grande preoccupazione per la gestione industriale in St Microelectronics e per il futuro dell'azienda e dei lavoratori:

"Come dichiarato nel comunicato del 31 gennaio 2025 il coordinamento Stm della Fim Cisl è già fortemente preoccupato rispetto alla gestione industriale degli ultimi anni, il paventato obiettivo di crescita di fatturato fino i 20 miliardi di dollari di ricavi, prima previsto nel 2027 e poi rivisto al 2030, ad oggi ci appare decisamente irrealizzabile. Soprattutto se si confermasse il trend dei volumi del primo trimestre che porterebbe ad un fatturato annuo previsto tra i 10 e 11 miliardi di dollari".

Il sindacato chiede un incontro urgente con il Ministro

"Queste ulteriori ipotetiche notizie anche sulla gestione politica del gruppo devono indurre il Ministro Giorgetti, il cui ministero detiene il 13% delle azioni di STMicroelectronics (altro 13% il Governo Francese) , a convocare con urgenza un incontro con le parti sindacali, più volte da noi sollecitato, per un confronto sulle scelte politiche industriali del Board di Stm e contestualmente con il Ministro Urso per sostenere e rafforzare gli investimenti effettuati sul processo produttivo negli ultimi anni a Catania, per estenderli anche al sito produttivo di Agrate, e per destinare nuovi e ingenti risorse alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti da affiancare agli attuali considerati dal mercato “maturi”.
In questi ultimi due anni le scelte industriali del Board non hanno solo provocato perdite agli azionisti, ma ben più grave stanno ricadendo anche sui 13.000 lavoratori di Stm in temine di una paventata riduzione del personale e forte preoccupazione sul futuro della stessa Stm.

Urgente quindi un incontro con i Ministeri dove ribadiremo la necessità di difendere e tutelare al meglio un patrimonio industriale di eccellenza del nostro paese e dove sottolineeremo un concetto già manifestato in più occasioni anche nei confronti con l’azienda: dubitiamo che questo management abbia le competenze adeguate per strutturare e realizzare un piano industriale che in 5 anni dovrebbe raddoppiare il fatturato quando non è riuscito prevedere un calo di fatturato di 4 miliardi nell’arco di quattro mesi. Il Governo in qualità di rilevante azionista insieme al governo francese intende intervenire sulle politiche di governance o intende assistere colpevolmente ad un lento declino di un in settore industriale strategico per l’intera manifattura italiana?
In assenza a breve di una convocazione ministeriale ci faremo promotori di proporre al Coordinamento nazionale sindacale di Stmicroelectronics lo stato di agitazione in tutti i siti italiani".

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