Dal benzinaio le scritte al totem in dialetto: «Per aiutare gli anziani»
La trovata di Stefano Pellini alla pompa di benzina di via Cavallotti
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C’è chi propone servizi aggiuntivi gratuiti, chi raccolte di punti o di bollini con premi o sconti finali, chi tessere fedeltà. E c’è chi invece, per venire incontro alla sua clientela, le permette di pagare dandole istruzioni in puro dialetto brianzolo.
Succede alla stazione di servizio Ip di via Cavallotti 68, a Monza, proprio di fronte al comando provinciale dei vigili del fuoco. L’idea è del gestore, Stefano Pellini, che conta così di tenere legata la sua clientela.
Dal benzinaio le scritte al totem in dialetto
«Tutto nasce nel 2015 -racconta- quando il chiosco dei carburanti si trasforma da servito a solo self service. Qui siamo su una strada di passaggio ma non un’autostrada: la clientela è del quartiere, molti sono anziani». Così nasce l’idea del dialetto per favorire la clientela più anziana nel momento in cui deve “trafficare” col totem per effettuare il pagamento, sia esso in contanti o con carte di debito o credito.
“Te voret la ricevuda?”
Prima esce sul display la scritta “Inserire i cart u i dané” e poi, effettuato il pagamento, la domanda “Te voret la ricevuda?”. «Mi è sembrata una iniziativa simpatica, molti ridono a leggere le istruzioni sul display, non s’è mai lamentato nessuno. Non c’è sotto alcun messaggio politico o polemico. Già le giornate sono difficili per tutti, avere l’occasione di sorridere mi sembra bello» spiega Pellini, 49 anni, in via Cavallotti da 23 anni, e che gestisce anche un chiosco a Villasanta.
Un aiuto ai clienti anziani
Alle 11 di un giorno feriale il via vai al chisoco è continuo: chi deve rifornirsi, chi gonfiare solo le gomme, qualcuno aspetta che la sua auto finisca il lavaggio.
Pur essendo una stazione solo self service, Pellini è presente per tutti gli altri servizi e per aiutare il cliente che magari ha problemi col totem, e magari col dialetto: «La posizione è buona, il lavoro non manca, la clientela è in gran parte abituale. Fino a qualche anno fa su via Cavallotti c’erano cinque stazioni di servizio, ora siamo solo in tre. Hanno chiuso quella all’incrocio con via san Gottardo e quella allo sbocco su viale Lombardia».
"Cos' strappo sorrisi ai più anziani"
In tanti anni di lavoro Pellini s’è convinto «che la cordialità coi clienti viene prima di tutto, altrimenti tutto diventa più difficile e faticoso. Col display in dialetto ho voluto regalare un sorriso e devo dire che nessuno mai mi ha espresso perplessità in proposito. Mai avuto problemi». Ci sono state iniziative simili, in dialetto, ai distributori di benzina? «Da quello che so forse l’Eni aveva avviato istruzioni in dialetto, a seconda della località, sulle istruzioni vocali per fare rifornimento, ma credo che l’iniziativa poi sia stata abbandonata».