Troppe cause e poco organico, al Giudice di pace rischio collasso
Il grido di allarme degli avvocati monzesi che temono l’entrata in vigore dell’aumento di competenze previsto a ottobre

La cronica carenza di organico, sia tra i giudici di pace che tra il personale amministrativo, che per lo più non è inferiore al 70%, nonché in molte sedi l'inadeguatezza dell'edilizia giudiziaria, rendono impossibile garantire un servizio efficiente e tempestivo. Il grido di allarme arriva dall’Ordine degli avvocati di Monza.
Giudice di Pace a rischio collasso
«Si accumulano i ritardi nell’emissione di decreti ingiuntivi anche di un anno, nella fissazione delle udienze anche di quattro o cinque anni e nel deposito delle sentenze, impedendo ai cittadini di ottenere risposte in tempi accettabili e agli avvocati di operare in condizioni adeguate. Le disfunzioni legate alla digitalizzazione del processo civile, sebbene in miglioramento, continuano a creare difficoltà operative per gli utenti e per gli uffici», hanno lamentato gli avvocati monzesi, unendosi al grido dei colleghi.
A questa situazione già gravemente compromessa, si aggiunge l’ulteriore criticità rappresentata dall’ormai imminente entrata in vigore dell’aumento di competenza del Giudice di Pace. A partire dal 31 ottobre 2025, il limite di competenza degli Uffici del Giudice di Pace per le cause civili verrà triplicato per le liti su beni mobili (portato da 10.000 a 30.000 euro) e raddoppiato per i danni da circolazione stradale (portato da 25.000 a 50.000 euro). Inoltre, vi sarà un’estensione della competenza per materia ed il trasferimento dal Tribunale agli Uffici del Giudice di Pace delle procedure esecutive su beni mobili.
Da qui la denuncia dell’Unione Lombarda Ordine Forensi: «Senza un adeguato potenziamento degli organici e delle risorse già ora esangui, si arriverà inevitabilmente al collasso degli Uffici del Giudice di Pace e alla paralisi della giustizia di prossimità».
Le richieste al Governo
Il timore, quindi è che vengano penalizzati anche cittadini e imprese che hanno necessità di vedere tutelati i propri diritti in tempi ragionevoli, con il rischio concreto che le controversie assegnate agli Uffici del Giudice di Pace vengano di fatto sacrificate a favore di un sistema che garantisce efficienza solo alle cause di maggior valore di competenza di altri uffici giudiziari.
L’ordine degli avvocati monzesi pertanto si unisce all’appello lanciato a livello nazionale chiedendo interventi immediati e straordinari per il potenziamento delle piante organiche dei giudici onorari e del personale amministrativo, nonché per l'assegnazione di risorse adeguate agli Uffici del Giudice di Pace in modo da garantire un servizio realmente efficiente e accessibile a tutti.
Spiega Enrica Malberti, presidente dell’ordine degli avvocati di Monza: «Devono essere date immediate garanzie di una proroga dell’entrata in vigore dell’aumento di competenza del Giudice di Pace, almeno fino a quando gli uffici non saranno potenziati con dotazioni di personale e risorse sufficienti a sostenere il nuovo carico di lavoro che da tale aumento di competenza deriverà. Questa situazione è del tutto insostenibile, costituendo un indubbio vulnus per i cittadini e le imprese di un territorio che, per la vocazione produttiva che lo caratterizza, non può permettersi di perdere credibilità e competitività a causa delle inefficienze della macchina giudiziaria».