Insulti razzisti contro un giocatore della Pro Lissone
L’episodio domenica scorsa durante una partita fuori casa della Polisportiva di Nova
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Lo scontro di gioco, poi, l’insulto razzista. Vittoria amara per la squadra Under 15 della Pro Lissone che domenica mattina ha battuto 3 a 0 la Polisportiva di Nova. Durante la partita, giocata in casa al centro sportivo di via Beltrame a Lissone, un calciatore della Pro Lissone è stato insultato con un epiteto razzista e, per la grave offesa, è scoppiato a piangere.
Insulti razzisti contro un giocatore della Pro Lissone
A raccontare l’accaduto è l’allenatore della Pro Lissone, Luigi Bottone, accorso subito in sua difesa.
«C’è stato uno scontro di gioco al quale l’avversario ha risposto con un insulto razzista – spiega il mister – Ci sono rimasto malissimo. Possibile che nel 2025 e in una società multietnica succedano ancora cose di questo genere? Probabilmente dobbiamo ancora insistere sull’educazione, sui principi e sui valori dei ragazzi e degli educatori che stanno in panchina».
Vista la gravità della situazione, Bottone ha chiesto all’allenatore della squadra avversaria di far uscire dal campo il giocatore responsabile dell’insulto razzista ma senza risultato.
«Si tratta di episodi che non tollero più – ha affermato Bottone – Per questo, in accordo con il direttore sportivo, ci stiamo muovendo per preparare uno striscione con la scritta “Stop al razzismo” che, se ci sarà consentito, appenderemo in campo durante le prossime partite. Sappiamo che sono ragazzi e che le reazioni in campo ci stanno, e capisco anche qualche parolaccia, ma non si deve arrivare a offese di questo tipo. Purtroppo, in quel momento, l’arbitro era distante e non ha assistito alla scena, per questo non ci sono stati provvedimenti disciplinari. Ma la cosa che mi ha fatto arrabbiare ancora di più è stata la reazione indifferente del mister della squadra avversaria che è andato avanti come se niente fosse. Che esempio diamo ai ragazzi e ai loro genitori? Tolleriamo insulti razzisti in campo? I ragazzi che alleno per me sono come dei figli e situazioni del genere sono inaccettabili».
Non ci sono giustificazioni per quanto accaduto nei confronti del giovane campione domenica mattina. Anche il presidente della Pro Lissone Calcio Claudio Benetti ha voluto stigmatizzare l’accaduto.
«I nostri ragazzi cerchiamo di educarli al rispetto dello spirito sportivo - ha spiegato il presidente - Cerchiamo anche di coinvolgere le famiglie in questo percorso. Qualche settimana fa contro la Folgore dagli spalti erano partiti pesantissimi e offensivi insulti contro di noi, insulti partiti direttamente dalle famiglie che assistevano alla partita».
Il responsabile del settore giovanile dell’Asd Polisportiva Nova «Non giustifico, ci siamo attivati fin da subito. Non accettiamo di essere additati come razzisti»
Secondo il responsabile del settore giovanile della Asd Polisportiva di Nova, Manuel Bono, l’episodio si sarebbe dovuto chiudere con la fine della partita. Domenica mattina era anche lui presente sulla panchina della Polisportiva di Nova accanto al mister.
«Sono addolorato che la questione sia uscita dal campo da gioco – ha premesso - L’avrei capito se fossero stati coinvolti degli adulti, ma in questo caso stiamo comunque parlando di adolescenti. Il nostro giocatore è stato istigato, provocato e offeso con insulti alla madre. Chiaramente non giustifichiamo ciò che ha detto, anzi, ma sono state parole pronunciate in una situazione di particolare tensione come, purtroppo, sempre più spesso si verificano nei campi di gioco. Noi comunque come società ci siamo attivati fin da subito, abbiamo parlato con il ragazzo e i suoi genitori, quindi internamente è già stato tutto affrontato. Mi sono personalmente scusato a fine partita con la squadra avversaria e avrei voluto farlo anche con il ragazzo oggetto dell’insulto, ma appena terminata la partita si è allontanato dal centro sportivo. Non accettiamo assolutamente, però, sia noi come società, che soprattutto il ragazzo (e ricordiamo che a quell’età errori se ne fanno) di essere additati come razzisti. Speriamo non si vada a ingigantire un atto, che seppur deplorevole, è stato subito affrontato e risolto internamente».
Riguardo la richiesta del mister della Pro Lissone di togliere dal campo il giocatore della Pol di Nova, Bono ha specificato:
«Nell’immediato l’allenatore della nostra squadra e nemmeno io avevamo la certezza di quello che era successo e abbiamo preferito non fare questa scelta. Inoltre mancavano cinque minuti alla fine della gara e quindi abbiamo deciso di risolvere la questione parlando con il nostro ragazzo a partita conclusa, come poi successo».