Di nuovo a casa

Coppia brianzola coinvolta nell'incidente con l'ultraleggero: l'imprenditore Alberto Porto dimesso dall'ospedale

Il 58enne titolare della Porto Aviation Group e residente a Renate ha subito un intervento al volto dopo che il velivolo su cui viaggiava con la moglie Sabina Maria David è stato urtato da un volatile

Coppia brianzola coinvolta nell'incidente con l'ultraleggero: l'imprenditore Alberto Porto dimesso dall'ospedale
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Ha lasciato l'ospedale Papa Giovanni di Bergamo nella giornata di ieri, martedì 4 marzo 2025, Alberto Porto, l'imprenditore residente a Renate rimasto coinvolto venerdì 28 febbraio in un incidente avvenuto in Valtellina mentre, con la moglie Sabina Maria David, si trovava a bordo dell'ultraleggero Risen, velivolo dell'azienda Porto Aviation Group di cui il 58enne è titolare.

Incidente con l'ultraleggero: dimesso Alberto Porto

Come spiegato da Andrea Venturini, responsabile della comunicazione della Porto Aviation Group con sede in via Tenente Confalonieri a Cremella, e riportato dai colleghi di PrimaMerate.it, Alberto Porto, dopo essere stato sottoposto ad un intervento al volto che si è concluso con successo, ieri è stato dimesso ed è tornato nella sua casa di Renate, dove abita con la moglie.

"Lo aspettiamo tutti in azienda, certi che ci farà visita quanto prima - ha affermato Venturini - Siamo molto fieri di lui perché il suo primo pensiero è stato quello di allontanarsi dalle case e prevedere una discesa in sicurezza".

La dinamica dell'incidente

L'incidente, avvenuto tra i paesi di Cino e Mantello, in Valtellina, sarebbe dovuto a una vera e propria fatalità, che nulla ha a che fare con ipotetiche negligenze o con un malfunzionamento del velivolo, come ci tiene a sottolineare Andrea Venturini.

«Porto e la moglie, che era a bordo in veste di copilota, erano impegnati in un volo ripetitivo, vale a dire un volo tecnico/sportivo che ripercorre lo stesso percorso, previsto dalla casa costruttrice. L’Aero Club d’Italia e la torre di controllo erano a conoscenza del volo e lo avevano autorizzato; nei giorni precedenti era andato tutto bene» ha spiegato Venturini.

Ma venerdì, quando il velivolo si trovava ad un’altezza di circa 4.000-4.500 metri, qualcosa è andato storto.

«C’è stato un impatto con un volatile - prosegue Venturini, che sottolinea come sia possibile trovare uccelli anche oltre i 5.000 metri - L’impatto ha fatto sì che si disintegrasse il parabrezza. La copilota è rimasta illesa, mentre il pilota è stato investito da numerose schegge al volto, che gli hanno provocato un’importante ferita all’occhio».

"Ha compiuto un gesto eroico allontanandosi dalle abitazioni"

I due coniugi hanno presto capito che la ferita era invalidante e continuare il volo era impossibile: in un primo momento hanno pensato di portarsi verso l’aeroporto di Caiolo, il più vicino, per compiere un atterraggio in sicurezza, ma in pochi istanti si sono resi conto che sarebbe stato troppo rischioso.

«Se il pilota fosse svenuto alla guida sarebbe stato pericoloso - prosegue Venturini - Porto, in modo eroico, si è allontanato dal centro abitato e insieme alla copilota ha deciso di mettere in atto la misura di sicurezza per le emergenze, ovvero di prevedere la discesa controllata del mezzo con il paracadute».

La discesa con il paracadute

L’ultraleggero è così sceso tra gli alberi e si è poi capovolto, mentre i coniugi si mettevano in salvo.

«Pilota e copilota sono usciti illesi dal velivolo e sono stati loro stessi, utilizzando il cellulare, a chiamare i soccorsi, ma anche a contattare noi che ci trovavamo ad Alzate Brianza, da dove erano partiti - ha precisato il responsabile della comunicazione, che insieme a Porto ha realizzato a bordo dello stesso velivolo una traversata transoceanica da record - L’ultraleggero Risen non ha nessun guasto, è ancora assolutamente funzionante».

Recuperato il velivolo: "E' integro"

Nel frattempo il velivolo è stato recuperato.

"E' stato necessario un recupero molto delicato e puntiglioso, svolto dai tecnici della Porto Avation Group alla presenza delle autorità giudiziarie, per preservare l'integrità dell'ultraleggero" ha sottolineato Venturini.

Il mezzo, come confermato, è perfettamente funzionante e integro.

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(in copertina i due coniugi)

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