Causa

Area Cambiaghi, ricorso ufficiale. Parcheggio a rischio

La proprietà del silos si è rivolta al Tar contro il Comune di Monza dopo il rientro degli stalli a pagamento

Area Cambiaghi, ricorso ufficiale. Parcheggio a rischio
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Era facilmente intuibile che sarebbe successo e così è stato. La proprietà che gestisce il silos di area Cambiaghi a Monza si è rivolta al Tar contro il Comune e ora il parcheggio in superficie riaperto mercoledì 26 febbraio 2025 è già a rischio.

giornale di Monza

Ricorso al Tar su area Cambiaghi

La possibilità di un contenzioso era più che reale e infatti il Giornale di Monza che fa parte dello stesso gruppo editoriale di Primamonza.it già il 25 febbraio 2025 anticipava che c'era la spada di Damocle di un ricorso sulla riapertura del parcheggio di superficie di area Cambiaghi.

L'ufficialità però è arrivata solo lunedì 3 marzo 2025 con la notifica del ricorso di Edilcentro al Comune di Monza. A confermarlo è stato lo stesso vicesindaco Egidio Longoni durante la seduta di Consiglio comunale di lunedì a domanda diretta del consigliere comunale di Fratelli d'Italia Marco Monguzzi: "Dobbiamo leggerlo sul Giornale o ce lo dite? Vedo il panico nei vostri occhi quindi immagino che sia reale".

Da qui la conferma di Longoni: "Oggi è stato notificato il ricorso da Edilcentro con la richiesta di sospensiva al Tar".

Il che significa che potrebbe esserci uno stop all'area di sosta, in attesa del giudizio di conformità del Tribunale amministrativo.

La difesa del Comune

Come aveva anticipato anche il Giornale di Monza in Comune i tecnici si attendevano una mossa della proprietà del silos e non è stato il ricorso un fulmine a ciel sereno. Il vicesindaco Longoni si è detto tranquillo: "Vediamo cosa dice il Tar, ma siamo pronti a difendere il nostro operato. Anche con l'assessore Ambrogio Moccia e l'ufficio Legale del Comune capiremo come impostare la strategia difensiva - ha detto Longoni - Abbiamo una convenzione del 1989 approvata dal Consiglio comunale a fine 2023, che poi nel febbraio 2024 è stata firmata dalla proprietà. Noi ci atteniamo a quella e la nostra tesi è che come servizio per noi si possa fare un parcheggio".

Il parcheggio in superficie (con 150 stalli) ha riaperto mercoledì scorso dopo il restyling durato nove mesi che ha visto il rifacimento completo della pavimentazione. La grossa novità è che il parcheggio ora è aperto da una sbarra e la prima mezz’ora per i monzesi sarà gratuita. Poi, si pagherà il biglietto (fino a un’ora due euro e poi a salire fino a 12 euro per la giornata, con agevolazioni alla sera con due fasce orarie: dalle 20.01 alle 2 di notte 3 euro e dalle 2.01 alle 8 di mattina 2 euro).
Così il Comune si assicura che chi effettua la sosta sia obbligato a pagare, mentre le strisce blu senza il parcheggio in struttura (com’era prima area Cambiaghi) hanno inevitabilmente una soglia di evasione impossibile da perseguire del tutto. Anche per questo il Comune sta andando verso questa soluzione (l’ha fatto qui come per piazza Castello).
La seconda grossa novità è che sarà possibile anche acquistare abbonamenti mensili (40 euro per chi vive in centro, 50 per i monzesi e 60 per gli altri) vantaggiosi.
Troppo vantaggiosi, però, rispetto al parcheggio interrato del privato che - è abbastanza evidente - verrà penalizzato da questa nuova soluzione.

La posizione di Edilcentro

La proprietà era già stata vista in Comune nelle scorse settimane e che potesse fare ricorso lo sospettava anche il consigliere comunale Monguzzi che già in tempi non sospetti aveva presentato una richiesta di accesso agli atti per visionare la convenzione firmata tra il Comune e Edilcentro: «Nel persistere nella mancanza di risposte concrete e a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti per verificare il contenuto della nuova convenzione non abbiamo riscontrato nessun tipo di riferimento agli ipotetici parcheggi in superficie - aveva detto - Considerando che la problematica dei parcheggi di superficie è sempre stato un motivo di concorrenza e scontro con la vecchia proprietà e gestore del parcheggio interrato, con la presente interrogazione si chiede di rendere pubblici quegli accordi fatti con la proprietà non citati nella nuova convenzione e vorrei sapere se con questa scelta da parte dell’Amministrazione non si rischia di incorrere in eventuali contenziosi con la vecchia proprietà».
Nessuno gli  aveva risposto.

La cronistoria di Cambiaghi

C’è da dire che, facendo una piccola cronistoria, i parcheggi in superficie in area Cambiaghi erano arrivati per concessione del privato quando iniziò in piazza Trento la costruzione del silos nell’era Faglia e si persero gli stalli in superficie. Doveva essere temporaneo e diventò definitivo.
Intanto alla proprietà il Comune ha chiesto di spostare sul lato di via Visconti delle cubature edificabili della Pastori Casanova così da poter costruire oltre a una parte residenziale anche una commerciale che renda la piazza più viva, in previsione di una riqualificazione completa di area Cambiaghi. Si tratta della parte che si trova a ridosso proprio di dove una volta sorgeva un ristorante, anche quello poi chiuso e mai riaperto. In quell’area secondo la convenzione del 1988 avrebbe dovuto sorgere un teatro, ma poi il Comune comprò il Manzoni e cambiò idea. Da allora tutto è rimasto nel limbo.

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