Città Satellite torna all'asta
Nel maggio 2024 c’era stata l’aggiudicazione provvisoria ma non è stato saldato l’acquisto quindi il Tribunale ha riaperto la procedura

Città Satellite torna all'asta. Nel maggio 2024 c’era stata l’aggiudicazione provvisoria ma non è stato saldato l’acquisto quindi il Tribunale ha riaperto la procedura
Città Satellite torna all'asta
Città Satellite torna all’asta. E’ durata solo pochi mesi l’illusione che il complesso del vecchio luna park di Limbiate potesse tornare a vivere dopo quasi vent’anni di abbandono. A maggio dell’anno scorso la vasta area di Greenland era stata aggiudicata provvisoriamente ma l’aspirante acquirente non ha saldato la cifra dovuta entro i 120 stabiliti per completare l’acquisto, quindi il compendio costruito nella metà degli anni Sessanta, è tornato all’asta per essere aggiudicata al miglior offerente. Sempre che si faccia avanti qualcuno.
Complesso di 336mila metri quadrati nel parco
La vendita è fissata il 22 maggio: la base d'asta è la stessa dell’ultima procedura: 896mila euro, con offerta minima di 672mila euro (e rialzo minimo di 5mila euro). Il complesso di 336mila metri quadrati era stato pignorato dal Tribunale di Milano nel 2023 in seguito al fallimento della società proprietaria.
Luna park e immobili abbandonati da anni
Immerso nel verde del Parco delle Groane è costituito da terreni destinati a parco dei divertimenti e riserva naturale, con vari fabbricati ad uso bar, ristoranti, chioschi per la ristorazione, una piccola chiesa, servizi, oltre ad un laghetto artificiale per la pesca sportiva. Le costruzioni però sono vetuste e abbandonate da anni, pertanto il comparto versa in condizioni di forte degrado e necessiterebbe di una massiccia manutenzione.
La proposta del Pd
Un appello a salvare l’area di Città Satellite era arrivato nella seduta del Consiglio comunale di dicembre durante la discussione sul bilancio previsionale.
Il Partito Democratico aveva proposto un emendamento al Documento unico di programmazione per chiedere all’Amministrazione di acquisire l’area a patrimonio pubblico, di provvedere alla bonifica e alla riqualificazione del sito, interventi che si rendono necessari in considerazione «del suo alto valore storico ambientale, della sua collocazione all’interno delle Groane, e della particolare integrazione dell’area ciclopedonale a cui si aggiungono le potenzialità di sviluppo di progetti innovativi capaci di creare percorsi di esplorazione a contatto diretto con la natura».
Il problema del contratto d'affitto
Il sindaco Antonio Romeo aveva risposto ribadendo la volontà di acquisto da parte del Comune ma aveva anche ricordato l’esistenza di un vincolo che impedisce questa operazione.
«Siamo disponibili ad acquisire l’area ma non nelle attuali condizioni perché c’è ancora in essere un contratto d’affitto d’azienda - ha specificato - un’Amministrazione pubblica non può comprare un’area su ci grava un affitto, semmai può farlo un privato che vuole rischiare con fondi propri, pertanto finché non si chiarisce questo rapporto tra società fallita e gestore di questo spazio siamo in una fase di stallo. Bisogna avere l’area libera per poter fare un progetto».