L'infermiere anti-aborto in radio contro il gender: «Un uomo travestito da donna non è una donna»

Giorgio Celsi, attivista pro vita di Carate Brianza, in settimana è stato ospite di Giuseppe Cruciani a «La Zanzara».

L'infermiere anti-aborto in radio contro il gender:  «Un uomo travestito da donna non è una donna»
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L’infermiere «pro-vita» della Clinica Zucchi di Carate Brianza è tornato in radio, di nuovo ospite de «La Zanzara», l’irriverente e popolarissima trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani, per dire «no», questa volta, non all’aborto, ma alla cosiddetta teoria gender, che metterebbe a rischio l'idea di famiglia tradizionale basata su una chiara definizione di sessi e ruoli di genere.

Giorgio Celsi ospite a Radio 24

Giorgio Celsi, presidente dell’associazione Ora et labora in difesa della Vita e protagonista di numerosi sit-it davanti agli ospedali lombardi ma anche fuori regione, si è presentato in studio a Radio 24 in settimana con un provocatorio cartello: «Un bambino travestito da tigre non è una tigre. Un uomo travestito da donna non è donna».

Due frasi accompagnate da altrettante immagini. La prima, quella di un piccolo bimbo abbigliato da tigrotto, e la seconda da una foto di Vladimir Luxuria, scrittrice attivista e noto personaggio televisivo, la prima transgender ad essere eletta al parlamento di uno Stato europeo nel 2006 durante il secondo Governo di Romano Prodi.

Lo scontro con miss Transex Universo

«Sono per la biologia, ci sono maschi e femmine. Oggi siamo arrivati a settanta generi, una deviazione da curare con la psicoterapia», ha affermato scatenando la reazione in studio di Linda Rei, vincitrice di Miss Transex Universo, che dall’età di 18 anni ha iniziato la transizione scegliendo di diventare donna.

Linda Rei, Miss Transex Universo ospite in studio

 

«Dice cose vergognose rispetto alle scelte delle persone, che se non creano un danno ad altri vanno rispettate e il Servizio sanitario fa bene a riconoscerlo», il commento lapidario del co-conduttore David Parenzo che ha trovato però feroci contestazioni da diversi radioascoltatori che hanno espresso condivisione rispetto alla posizione dell’infermiere caratese.

 

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