Tribunale

Caso Farfalle, niente archiviazione per Emanuela Maccarani

Si riapre il procedimento, per la responsabile tecnica si profila il rinvio a giudizio.

Caso Farfalle, niente archiviazione per Emanuela Maccarani
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Il Tribunale di Monza dice  "no" alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta per presunti maltrattamenti alle  Farfalle e  ordina agli inquirenti di formulare l’imputazione coatta per Emanuela Maccarani, direttrice tecnica dell’Accademia Internazionale di Ginnastica ritmica di Desio.

Caso Farfalle: archiviazione per Olga Tishina, non per Maccarani

Sul caso Farfalle di segno opposto la decisione relativa alla sua assistente Olga Tishina, per la quale invece è stata confermata l’archiviazione. A disporre la riapertura del procedimento per la responsabile tecnica, per la quale si profila ora la richiesta di rinvio a giudizio e l’udienza preliminare, è la gip Angela Colella. La richiesta di chiudere il caso con l'archiviazione era stata avanzata dalla Procura, che aveva stigmatizzato l’operato delle allenatrici, ma non aveva ritenuto sussistente il reato di maltrattamenti, ritenendo gli episodi penalmente rilevanti  "frammentari", e mancando, secondo le conclusioni, l’abitualità delle condotte.

A fare denuncia era stata la ex atleta Anna Basta

A opporsi era stata Anna Basta, ex atleta azzurra che, attraverso gli avvocati Giovanni Battista Frisoli e Greta Marchesi, aveva denunciato metodi di allenamenti non conformi e  "pressioni psicologiche" che avrebbero provocato "disturbi, anche alimentari". Il gip, oltre a soffermarsi su aspetti tecnici relativi alla configurazione del reato di maltrattamenti, avrebbe posto in evidenza la mancanza di una supervisione complessiva sul benessere psico-fisico delle atlete.

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