Sicurezza

Aggredita e rapinata un’estetista: "Ora ho paura"

L'uomo aveva già tentato un furto ed era stato messo in fuga, ma non si è spaventato e ha colpito ancora entrando in un centro estetico

Aggredita e rapinata un’estetista: "Ora ho paura"
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Un'estetista è stata aggredita e rapinata nel suo salone da un ladro. E' accaduto a Monza. E ora la donna ha paura.

Aggredita un'estetista

I fatti si sono verificati sabato in pieno giorno, in una traversa di via Lecco, dove ora residenti e commercianti, molto scossi dall’accaduto, non nascondono la propria preoccupazione.

«Erano circa le 11.40 e dovevo recarmi dai miei genitori che abitano a pochi passi da me - ha spiegato la figlia dei due anziani coniugi colpiti per primi - In quel momento mia mamma si era assentata qualche minuto per andare a fare la spesa e dunque mio padre, che è anziano e invalido al 100 per cento, si trovava solo in casa».
Nel momento in cui la donna ha raggiunto la villetta dei genitori, ha visto una persona all’interno del cortile che stava forzando una delle finestre. «Il mio arrivo lo ha messo in fuga - ha spiegato - Ma non è bastato a spaventarlo».
Pochi minuti dopo, infatti, ha colpito nuovamente, questa volta riuscendo purtroppo a portare a termine il suo intento.

L’irruzione nel centro estetico

Intorno alle 12 si è infatti presentato davanti al centro estetico che si trova anch’esso nella medesima strada della villetta presa di mira poco prima. Ha suonato e si è fatto aprire dalla giovane professionista, che è solita chiudere a chiave la porta del negozio proprio per motivi di sicurezza.
«Mi ha domandato, evidentemente mentendo, informazioni per conto della madre e della moglie - ha ricostruito l’estetista - E mi ha chiesto di scrivere il mio numero di telefono su un bigliettino, cosa che ho fatto». Nel frattempo la professionista si è resa conto di avere ancora appoggiata sul bancone la busta coi contanti destinata a un fornitore. Istintivamente - cercando però di non farsi notare dall’uomo di cui non si fidava - l’ha spostata, allontanandola. Lui ha preso il bigliettino col numero di telefono e si è allontanato.
Trascorsi pochi istanti, si è ripresentato. Ha suonato e si è fatto riaprire. «Non appena entrato mi ha premuto con una certa forza un foglio di carta sul viso - ha proseguito - Mi ha urlato di scrivere sopra la mia mail. Non ho capito subito cosa stesse accadendo, visto anche lo spavento. Fatto sta che, dopo che si è nuovamente allontanato, mi sono accorta che la busta coi contanti era sparita».

Il racconto della vittima

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, un’ambulanza e poi anche gli esperti della Scientifica per rilevare eventuali impronte lasciate dal rapinatore. Nel pomeriggio l’estetista è andata a sporgere denuncia presso la Questura. «Solitamente non tengo in negozio tanti contanti - ha sottolineato - Anche perché ormai la maggior parte dei clienti paga con carta di credito o bancomat. Sabato, tuttavia, dovevo pagare un fornitore e dunque è riuscito a impossessarsi di 600 euro. Il punto, però, non sono i soldi. Certo, il nervoso non manca, ma a posteriori penso che avrebbe anche potuto farmi di peggio».
Per questo la donna ha dotato la sua attività di una telecamerina e sta valutando l’installazione di un videocitofono per «identificare» l’interlocutore prima di aprire la porta. Sui fatti di sabato è intervenuto Massimiliano Longo, consigliere comunale di minoranza (FI), che torna a evidenziare il senso di impunità percepito dai malviventi. «E’ evidente che il responsabile non è rimasto minimamente turbato dal fatto di essere stato sorpreso una prima volta mentre tentava di introdursi nella villetta di due anziani - ha osservato Longo - Anziché allontanarsi, ha percorso pochi metri rapinando una giovane estetista. C’è un diffuso senso di impunità che non può che suscitare rabbia. E tutto ciò dovrebbe fare riflettere».

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