Associazioni culturali

Santo o peccatore? Il genio di Michelangelo in scena

Lo spettacolo a Monza in occasione del 550esimo anniversario della nascita del "divin artista"

Santo o peccatore? Il genio di Michelangelo in scena
Pubblicato:

Monza torna a rendere omaggio al genio di Michelangelo Buonarroti in occasione del 550esimo anniversario della nascita con una lettura scenica dal titolo “Chi sono io? Un genio, un santo, o l’ultimo dei peccatori, o l’una e l’altra cosa insieme?”

Santo o peccatore?

Una prima rappresentazione assoluta a cura di Mnemosyne, Casa della Poesia e Amici della Musica, che vede il divin artista svelarsi attraverso le sue lettere e le sue poesie. In bilico tra le problematiche artistiche e spirituali che lo tormentano, Michelangelo si confronta con la sua vocazione più profonda: rendere visibile, attraverso la sua arte, la forza e il mistero della presenza divina nella storia e nella vita delle donne e degli uomini.  L'appuntamento è domani, sabato 15 marzo 2025, alle ore 16,30 Sala Maddalena, in via Santa Maddalena 7, a Monza.

Il genio di Michelangelo in scena

Michelangelo, si diceva, si racconta in prima persona, con incursioni tratte dalla biografia scritta da Giorgio Vasari: le vicende che portarono alla realizzazione delle opere più celebri, dalla Pietà vaticana al Mosè, dal David alla Cappella Sistina; le rivalità con gli  artisti suoi contemporanei: Bramante, Raffaello, Leonardo; le amicizie e i contrasti coi potenti del suo tempo: Lorenzo il Magnifico, Giulio II, Clemente VII. Il rapporto con il padre Lodovico a cui da Roma Michelangelo scriveva lettere e mandava  i ducati d'oro che guadagnava, decrivendogli la fatica nell'affrescare le volte della Sistina: "Sono teso come un arco, mi è già venuto il gozzo, il ventre me lo sento in gola, i lombi mi sono entrati nella pancia, non vedo dove metto i piedi e il pennello mi gocciola sul viso".

Nella lettura scenica verrà messo a fuoco il rapporto tra Michelangelo e Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, donna colta, poetessa con cui condivise non solo intensi momenti artistici ma anche spirituali.  Insieme, infatti, aderirono al gruppo degli Spirituali che contestava la dissolutezza della Chiesa di quel tempo, guidata da papa Paolo IV Carafa, sciolto poi dalla Santa Inquisizione. Molte le loro lettere e i sonetti che Michelangelo dedicò alla marchesa e che sono stati inseriti nel testo della lettura scenica: Un uomo in una donna, anzi uno dio, per la sua bocca parla, ond’io per ascoltarla son fatto tal, che ma’  più sarò mio.

Le atmosfere della Roma del Tardo Rinascimento

Il crocefisso vivente fu il disegno che Michelangelo le dedicò. Anche il legame con Tommaso de Cavalieri, giovane nobile romano con cui l'artista ebbe importanti affinità non solo artistiche, con lettura di parte del loro carteggio e delle poesie dedicate dal grande artista fiorentino al giovane amato. Le musiche e i canti del '500 eseguiti al liuto, immergeranno il pubblico nella Roma del tardo Rinascimento. Un percorso di immagini con le più significative opere michelangiolesche faranno da sfondo alla rappresentazione scenica.

Drammaturgia di Ettore Radice. Voci recitanti: Alessandro Castellucci, Antonetta Carrabs, Gloria De Remigis, Riccardo Scola. Liuto e canto: Jungmin Kim. Info e prenotazioni: mail eventi.mnemosyne@libero.it  whatsapp 347 8304599

 

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali
Necrologie