Musica: il rocker monzese Trutz Groth ha aperto il concerto dei “The Pretty Things” - FOTO e INTERVISTA
“Negli anni ’80 cominciava la musica da discoteca. Suoni che irritavano un vecchio rocker come me”
Musica: il rocker monzese Trutz Groth ha aperto il concerto dei “The Pretty Thing”
L’esibizione con i The Beat Circus
Martedì 5 dicembre, il chitarrista e cantante Trutz “Viking” Groth, con il gruppo cuneese The Beat Circus, ha aperto il concerto dei The Pretty Things. L’esibizione è stata allo storico Le Roi di Torino. Le telecamere del Giornale di Monza hanno seguito Groth in questo concerto per raccontare dell'uomo che ha portato il rock ’n roll nella nostra città.
Trutz “Viking” Groot
Trutz “Viking” Groth nasce a Berlino. È ancora molto giovane quando in Europa arriva il rock’n roll. Con la sua prima band comincia ad esibirsi in Germania, nelle basi dei soldati.
Riceve subito molti riconoscimenti, tra cui il primo premio di un concorso indetto dallo Star Club (il “tempio” della musica Berlinese”). Nella giuria c'è anche Klauss Voormann, il bassista della Plastic Ono Band di John Lennon.
Non molto tempo dopo lascia la terra natia e si stabilisce in pianta stabile a Monza.
Tra i vari incontri musicali c'è stato anche quello con Tony Sheridan, il cantante che incise i primi dischi con i Beatles. Groth lo porta con sé in Italia per una serie di concerti con il suo neonato gruppo Black Stars.
Successivamente si unirà a Kim Brown (dei The Renegades) fondando i Kim & The Cadillacs. La loro fu una delle poche realtà in grado di riproporre le sonorità americane anni '50 in contesti come il Festival di Sanremo nel 1979 e il Festivalbar del '77 e dell'84.
L'intervista
Di seguito l'intervista a Trutz Groth, in cui vengono toccati molti argomenti e lanciata una critica alla musica elettronica.
I "The Pretty Things"
Subito dopo l’esibizione di Trutz Groth e dei The Beat Circus hanno suonato i The Pretty Things. La band non è nota solo per essere essere stata fondata da Dick Taylor, ex bassista dei Rolling Stones, ma per essere stati tra i primissimi a sviluppare l'idea del “Concept Album”. Il loro disco del 1968 “S.F. Sorrow” racconta infatti un’unica storia divisa tra le varie canzoni.