Polemica

Oggi le pulizie di primavera, scuole disertano per protesta

Il messaggio dei genitori è chiaro: "Mancano manutenzioni da anni, sarebbe come mettere un cerotto sopra una ferita da pallottola"

Oggi le pulizie di primavera, scuole disertano per protesta
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La situazione delle scuole monzesi continua a restare preoccupante sul fronte delle piccole grandi manutenzioni necessarie e c’è chi ha scelto di far sentire la propria voce proprio oggi sabato 12 aprile 2025, in occasione delle tradizionali Pulizie di primavera a Monza, in modo forte per chiedere più attenzione alle strutture scolastiche.

La protesta delle scuole

I genitori dell’Istituto comprensivo San Fruttuoso hanno deciso di non partecipare alle tradizionali Pulizie di primavera giunte al decimo anniversario perché le condizioni dei plessi sono «troppo gravi perché basti mettere del colore per sistemarle». L’iniziativa, in corso proprio in queste ore, lo ricordiamo, permette ai cittadini di prendersi cura per un giorno della propria città in dieci cantieri per dieci quartieri, a cui si aggiungono gli interventi negli istituti scolastici.

La situazione è emersa anche durante la Consulta di Triante e l’ha confermata lo stesso coordinatore Domenico Pantaleo: «In molte scuole c’è frustrazione perché vengono chiesti interventi da mesi se non da anni e poi i tecnici non escono. Le Pulizie di primavera sono come mettere un cerotto su una ferita da pallottola. Ecco perché c’è chi non aderirà quest’anno». Gli esempi sono tanti, ma il succo è: «Che senso ha imbiancare delle aule in cui piove dentro?».

Tra coloro che non aderiranno ci sono le scuole Sabin, Alfieri, Andersen e Tacoli, a cui si è aggiunta anche la Dante. Tra i tanti cortocircuiti anche il fatto che l’anno scorso molti istituti hanno messo fuori banchi e mobili di cui dovevano disfarsi durante le Pulizie di Primavera e il materiale è rimasto fuori a lungo prima che venisse rimosso. La dirigente scolastica del Comprensivo San Fruttuoso Monica Ratti intanto ha preso atto della decisione dei genitori dopo che i vari plessi si sono organizzati per valutare la partecipazione e si sono resi conto che c’erano situazioni importanti da sistemare prima di pensare a disegni e colori. In questo senso, l’unica buona notizia è arrivata per la scuola Tacoli: dopo mesi il giardino è almeno tornato agibile.

Problemi anche alla Ardigò

Sempre sul fronte delle mancate manutenzioni, i disagi per studenti e docenti sono diventati insostenibili anche alla Ardigò a causa di gravi infiltrazioni d’acqua che affliggono l’aula Intercultura (2E). «La problematica, che si verifica ogni volta che piove, sta compromettendo seriamente lo svolgimento delle lezioni, costringendo gli studenti e il personale scolastico a continui trasferimenti e cambi d’aula - ha denunciato in Consiglio comunale Marco Monguzzi di Fratelli d’Italia - Nonostante i recenti lavori di ristrutturazione del tetto, che avrebbero dovuto risolvere definitivamente il problema, le infiltrazioni persistono e continuano a rendere inagibile l’aula, in particolare durante le giornate di pioggia. Questa situazione sta creando notevoli disagi, in particolare per la sezione intercultura, la cui attività didattica risulta fortemente interferita».
La scuola ha già ricevuto numerose segnalazioni da parte dei genitori, preoccupati per la sicurezza e il benessere dei propri figli. E Monguzzi ha ribadito la necessità di un intervento urgente.
Altra scuola e altri problemi, a Sant’Alessandro. Il consigliere del Partito Democratico Pietro Zonca ha chiesto particolare attenzione per le condizioni di sicurezza nell'istituto di Sant’Alessandro, segnalando che una porta è rotta e quando piove entra acqua e tutto il pianerottolo si allaga e che alcune luci sono spente davanti a nido, materna ed elementari di San Rocco.

La replica dell’assessore

In risposta alle segnalazioni, l’assessore Marco Lamperti ha confermato che l'Amministrazione comunale sta affrontando la questione e si sta attivando per risolvere i problemi più urgenti. «Molte delle scuole monzesi più recenti hanno ormai 40 anni, e negli anni sono mancate le necessarie opere di manutenzione. Dopo aver raccolto le segnalazioni provenienti dai presidi, l'Amministrazione sta intervenendo prioritariamente sui casi più gravi, come quelli degli istituti Cartoccino e Bachelet - ha detto - Sappiamo che ci sono piccoli interventi che sono rimasti in sospeso per anni e che necessitano di attenzione».

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