Mobilità

Maxi svincolo, il Comune ribadisce: "L'uscita su via Borgazzi va mantenuta"

L'ente chiede ulteriori "aggiustamenti" al progetto che andrà a impattare su San Rocco e Sant'Alessandro

Maxi svincolo, il Comune ribadisce: "L'uscita su via Borgazzi va mantenuta"
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Dopo l'accoglimento di una prima serie di richieste - che vanno dall'allontanamento del tracciato dalle case, fino alla copertura del tratto di tunnel che era inizialmente previsto scoperto - il Comune di Monza è tornato a chiedere ulteriori "aggiustamenti" al progetto del maxi svincolo della A52, infrastruttura (prevista inizialmente come opera legata alle Olimpiadi invernali, ma che nei fatti non sarà mai pronta per tale appuntamento) che andrà a impattare in maniera significativa sui quartieri di San Rocco e Sant'Alessandro. Tra le ulteriori richieste c'è quella di mantenere l'uscita su via Borgazzi, ma anche tutta una serie di ulteriori approfondimenti e interventi che vadano a mitigare l'impatto dell'opera.

Maxi svincolo, la variante

La variante progettuale presentata da Milano Serravalle per il nuovo svincolo dell’A52 accoglie, come accennato, parte delle istanze espresse dal Comune, come ad esempio l’allontanamento del tracciato dalle abitazioni in via Gentili, la copertura del tratto in trincea, l’individuazione di un nuovo pozzo per l’acqua potabile. Questi elementi, infatti, sono stati inseriti nella variante di progetto che Milano Serravalle ha depositato nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (Via) tutt’ora in corso ai fini della realizzazione dello svincolo.

"Servono ulteriori approfondimenti"

Permane comunque la necessità di ulteriori approfondimenti, studi e interventi che possano garantire una reale mitigazione degli impatti derivanti dal progetto. È questa la posizione espressa, tramite delibera, dalla Giunta del Comune di Monza, che in collaborazione con Monza Mobilità aveva già sottolineato le esigenze della città. In particolare, il Comune ha indicato alcune prescrizioni vincolanti e alcune condizioni da approfondire, con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra la realizzazione dell’opera e la salvaguardia del territorio, della salute pubblica e della qualità urbana.

La tutela ambientale

Una delle richieste principali, per quanto riguarda le prescrizioni individuate dal Comune, riguarda l’installazione di una sonda multiparametrica a lettura continua nel pozzo Sant’Alessandro a integrazione del monitoraggio semestrale delle acque sotterranee previsto dal progetto, così da garantire un controllo costante e puntuale della qualità delle risorse idriche. Il Comune ha inoltre richiesto che tutte le informazioni relative al monitoraggio ambientale – tra cui il cronoprogramma dei cantieri, gli orari delle lavorazioni (anche notturne), lo stato di avanzamento dei lavori e i dati su rumore, aria, vibrazioni, acque e suoli – siano rese pubbliche attraverso un sito web dedicato, accessibile ai cittadini. Per quanto riguarda le compensazioni ambientali e territoriali, l’Amministrazione ha indicato la necessità di intervenire per mitigare la perdita di suolo agricolo nel Casignolo con opere capaci di ripristinare funzioni ecosistemiche. È inoltre richiesto un rafforzamento della mobilità ciclabile quale misura compensativa per i peggioramenti localizzati della qualità dell’aria.

Studi e approfondimenti

Accanto alle prescrizioni, il Comune ha indicato una serie di condizioni che richiedono ulteriori approfondimenti da parte del proponente. Tra queste vi è la rinnovata richiesta di mantenere, ove tecnicamente possibile, l’ingresso e l’uscita dello svincolo su via Borgazzi. Altre condizioni riguardano la viabilità locale e la mobilità sostenibile. Si richiede, ad esempio, uno studio approfondito del traffico lungo l’asse via Marconi – viale Fermi, per differenziare i flussi di traffico di attraversamento da quelli locali e individuare soluzioni progettuali come la creazione di controviali, in grado di migliorare la sicurezza e la fruibilità urbana.

Aree verdi

Infine, tra le condizioni figura la richiesta di una attenta progettazione degli spazi pubblici di copertura della galleria autostradale in San Rocco. In particolare, si chiede che queste superfici siano restituite alla città sotto forma di aree verdi integrate e fruibili, capaci di offrire nuove opportunità di socialità e di ricucire il tessuto urbano. All’interno delle aree restituite viene inoltre indicata anche la necessità di zone dedicate al parcheggio di auto, esigenza molto sentita a Sant’Alessandro. “L’intento dell’Amministrazione – spiega l’assessore alla Mobilità Irene Zappalà - è di garantire che la realizzazione dell’opera avvenga nel rispetto della qualità della vita dei cittadini di San Rocco e di tutta Monza, in coerenza con i principi di tutela e sostenibilità ambientale”.

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