Osservazioni e richieste

Piano Attuativo via Volterra, Comitati e associazioni di Monza scrivono al Comune

"Ancora una volta si è persa l’occasione di un loro possibile recupero pur con funzioni nuove e attualizzate in open space e un basso impatto ambientale"

Piano Attuativo via Volterra, Comitati e associazioni di Monza scrivono al Comune
Pubblicato:
Aggiornato:

Il piano attuativo che prevede la realizzazione di due edifici residenziali di cinque piani fuori terra, in conformità con il Piano di Governo del Territorio (PGT) vigente nell'area tra via Monte Albenza e via Volterra a Monza,  attualmente occupata da capannoni industriali dismessi non convice comitati e associazioni monzesi (Circolo Legambiente Alexander Langer Monza - CCR: Gruppo Ambiente e territorio - Comitato Aria Pulita Monza - Comitato via Blandoria - Comitato per il Parco A. Cederna - Comitato Gallarana - Comitato quartiere Sant’Albino - Comitato saicosavorremmoincomune (RP-SD) - Comitato via Boito Monteverdi - Comitato Ospedale Umberto 1° - Comitato Triante - Comitato Pro Buon Pastore - Comitato salvaguardia Buon Pastore - Comitato Bastacemento - Presidio ex Macello - Comitato San Fruttuoso Bene Comune - Osservatorio antimafie di MB Peppino Impastato".

Piano Attuativo via Volterra, Comitati e associazioni di Monza scrivono al Comune

Comitati e associazioni, con una comunicazione indirizzata a sindaco e assessori comunali, hanno espresso alcune perplessità e soprattutto fatto alcune richieste di modifica relativamente agli interventi previsti  nel Piano attuativo (PA)

Ricordiamo che il progetto attualmente prevede la demolizione dei capannoni esistenti per far posto ai due edifici e a delle aree verdi. L’intervento - aveva fatto sapere il Comune a fine febbraio - consentirà di ridurre la superficie di suolo oggi coperta da pavimenti e capannoni, creando un nuovo giardino pubblico, riqualificando le aree dismesse e offrendo una dotazione di nuovi alloggi a prezzi non di mercato per sostenere l’accesso alla casa.

"Si tratta del solito intervento edificatorio di 2 anonime palazzine residenziali di 5 piani per complessivi 13.000 metri cubi posti nel tessuto urbano caotico e disordinato caratterizzato, nella parte est di via Volterra, da capannoni più o meno abbandonati - fanno sapere associazoni e comitati locali. Ancora una volta si è persa l’occasione di un loro possibile recupero pur con funzioni nuove e attualizzate in open space (es. terziario professionale, loft, artigianato di servizio, coworking) e un basso impatto ambientale. Si preferisce invece demolire tutto l’esistente ed edificare senza neppure
considerare il luogo e le sue presenze emergenti poste nelle immediate vicinanze. Ci riferiamo in particolare alla Villa del Torneamento (1750 - 1850), il cui Parco si affaccia sulla quella via, immobili vincolati dalla Soprintendenza e censiti nei Beni culturali della Lombardia (SIRBeC). Invece si trasforma l’area in questione in un “non luogo” anonimo della periferia monzese, al di là delle ampollose dichiarazioni del Comune di Monza con il proprio comunicato del 26 febbraio: “Recupero di un’area dismessa, demolizione di capannoni, residenze, edilizia convenzionata e verde pubblico”, esempio di quando prevalgono giudizi di carattere economico, burocratico e propagandistico".

Associazioni e comitati parlano di assenza di "rispetto per la presenza della Villa del Torneamento, bene storico monumentale, che avrebbe dovuto essere tutelata anche con una fascia di rispetto anche nel Piano delle Regole del PGT vigente che invece classifica quella zona adiacente alla Villa con una “sensibilità paesaggistica media”".
"Questa errata valutazione paesaggistica del PGT - proseguono - si riflette nel planivolumetrico proposto ora dagli operatori, poi adottato dalla Giunta con propria deliberazione 46/2025. Due palazzine che non rispettano neppure gli allineamenti con gli edifici esistenti né il rispetto degli elementi generatori di forma e da rispettare presenti in loco".

Le richieste

Per quesi motivi associazioni e comitati monzesi chiedono "di non approvare il PA conservando un uso produttivo attualizzato degli edifici esistenti, con funzioni economiche attualizzate (esempio terziario professionale, esposizioni, artigianato di servizio, coworking, ecc.)".
In subordine, qualora la precedente osservazione non venga accolta le associazioni e i comitati chiedono "di far rivedere integralmente il planivolumetrico mantenendo tutta la parte in cessione a verde verso via Volterra e verso il Parco di Villa del Torneamento e collocando i nuovi edifici verso la parte est del lotto paralleli e distanti da via Volterra; di destinare una quota degli alloggi di edilizia convenzionata all’affitto e non solo alla vendita.

Tra le altre richieste quella che "tutte le aree a standard vengano integralmente cedute in loco entro il perimetro dell’intervento" e che "il Comune chieda la diminuzione delle volumetrie".

Le problematiche di via della Taccona

Nella lettera firmata da associazioni e comitatii locali si parla anche della situazione di via della Taccona dove confluisce via Volterra.

"Nella parte a ovest verso il confine con il Comune di Muggiò, la via è priva di una regolamentazione della sosta e dei divieti, che ha permesso a un’azienda di logistica di continuare a oggi di parcheggiare i suoi mezzi di trasporto o di quelli ad essa collegati (autoarticolati, camion e furgoni) su entrambi i lati della strada, con proteste via via sempre più incalzanti da parte degli abitanti della zona. La presenza di questa azienda e di un’altra azienda di logistica a distanza di poche centinaia di metri localizzata nel Comune di Muggiò, nonché la possibilità di collegarsi con la Tangenziale Nord (Cinisello Nord), hanno reso la via della Taccona molto trafficata, non solo di autovetture, ma anche di camion e di furgoni.
Per questi motivi, il Comitato Aria Pulita di Monza in collaborazione con Cittadini per l’Aria di Milano e con il sostegno del Comitato S. Fruttuoso Bene Comune nel 2023 ha promosso una rilevazione per un mese del Biossido di azoto in diverse vie della città, una delle quali è via della Taccona".

I dati validati dal confronto con le medie annuali delle rilevazioni delle centraline Arpa risultanti con essi coerente, hanno mostrato che via della Taccona è, insieme a via Manzoni che attraversa il centro di Monza, la via più inquinata della città per un inquinante che è inequivocabilmente prodotto dall’elevato traffico giornaliero, che inevitabilmente produce anche elevate concentrazioni di PM10 (polveri sottili) e PM2,5 (particolato) - spiegano comitati e associazioni.

Pertanto associazioni e comitati, tenuto conto dei problemi di traffico e di inquinamento della via della Taccona, della tutela e valorizzazione del bene storico di Villa Torneamento e del suo Parco storico, della funzione di collegamento di via Volterra verso l’area rurale / paesaggistica / ricreativa della Boscherona e della ciclabile del Villoresi, nonché della tipologia degli edifici esistenti, al fine di non aggravare l’area da eccessiva presenza residenziale
con tutto ciò che ne consegue, chiedono "di diminuire l’altezza degli edifici progettati e la loro volumetria, non coerente con l’esistente, riducendola a tre piani (come per altri interventi residenziali da poco realizzati in via Adigrat angolo via Pizzagalli, in via Gondar, e l’edificio in costruzione prospiciente il canale Villoresi)". Inoltre - si legge a conclusione della lettera indirizzata al comune - " si chiede che il nuovo marciapiede, i passaggi pedonali, la via e il parcheggio a raso dell’intervento siano piantumati e realizzati con materiale e superficie drenante, salvaguardando le piantumazioni esistenti lungo via Volterra"

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali
Necrologie