Tribunale

Campione paralimpico condannato per truffa

Fabio Anobile faceva credere di poter ottenere beni di lusso a prezzi molto vantaggiosi, ma a chi gli versava i soldi non dava in cambio nulla, tenendo invece il denaro per sé. Il giudice lo ha condannato a 16 mesi

Campione paralimpico condannato per truffa
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Faceva credere di poter ottenere beni di lusso a prezzi molto vantaggiosi, ma a chi gli versava i soldi non dava in cambio nulla, tenendo invece il denaro per sé. Dal podio delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, dove ha vinto una medaglia di bronzo nel ciclismo, Fabio Anobile, 31enne di Misinto, nato a Saronno, è finito nell’aula di giustizia del tribunale di Monza, dove il giudice Carlo de Marchi lo ha condannato alla pena di 16 mesi di reclusione per il reato di truffa.

Dal podio delle Paralimpiadi all'aula di tribunale: Fabio Anobile condannato per truffa

I fatti contestati risalgono ai mesi tra il 2021 e il 2022. Anobile si è fatto pagare la somma di oltre 16mila euro per uno stock di 15 biciclette in carbonio promesse a un cinquantenne brianzolo, al quale aveva garantito “lo sconto del 60%” grazie alle sue conoscenze nel settore. Puntando invece sul fatto che la Rolex fosse uno dei suoi sponsor nelle gare, l’imputato si è fatto versare da un 28enne di Brescia la cifra di quasi 9mila euro per un orologio Daytona del valore di 14mila, ma anche questo prodotto, come le biciclette, non è mai consegnato. Il ciclista paralimpico avrebbe accampato varie scuse, proponendo di restituire la somma, fino a che la vittime non avevano fatto partire la denuncia.

Anobile era accusato anche da due donne e un uomo di Terracina (Latina) di essersi intascato circa 1.500 euro dopo averli convinti ad approfittare di un forte sconto di un altro sponsor, la Apple, per acquistare pc, telefonini e smart watch. Ma queste vittime non si sono presentate davanti al giudice facendo cadere l’accusa nei confronti del 31enne. Del ciclista, che ha abitato a Misinto, si è occupata anche la trasmissione Le Iene, visto che non dava più notizie di sé.

La sua storia sportiva

Anobile ha iniziato a 10 anni le sue competizioni su strada, poi, nel 2010, mentre andava in moto era stato investito da un trattore. Ne era uscito con una gamba bloccata per un anno, che gli aveva lasciato un’invalidità permanente al ginocchio sinistro. È grazie alla società Us Biassono che Fabio aveva partecipato alle sue prime gare paralimpiche di ciclismo, arrivando a vincere titoli italiani su strada e crono dal 2012. Nel 2013 era avvenuto l’incontro con il ct della Nazionale Mario Valentini, e così era entrato a far parte degli azzurri. Successivamente aveva conquistato il podio in competizioni di livello mondiale fino al bronzo al torneo paralimpico del 2016, in Brasile.

L'inchiesta della procura di Milano

Nei suoi confronti, a ottobre 2024, la procura di Milano ha chiuso un’altra inchiesta per reati simili a quelli che hanno portato alla condanna del tribunale monzese. Anche in quel caso l’atleta prometteva di procurare beni di lusso a prezzi scontati, ma erano solo millanterie per ottenere denaro.

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