Sicurezza

«Poteva essere nostra figlia...», non si ferma l'escalation di violenza

I Liberaldemocratici hanno denunciato il problema, chiedendo un intervento alla Giunta dopo la brutale aggressione dei maranza a tre giovani in centro

«Poteva essere nostra figlia...», non si ferma l'escalation di violenza
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«Poteva essere nostra figlia... ». Con questo slogan  contro la violenza il partito Liberaldemocratico di Monza ha chiesto più attenzione alla sicurezza  «che è un diritto, non un optional e paghiamo le tasse allo stato e alle istituzioni affinché se ne occupi efficacemente».

L'appello contro la violenza

Il partito di cui fa parte anche Francesca Pontani, è tornata sull’aggressione brutale che si è registrata nel cuore della città e che il Giornale di Monza e Primamonza.it avevano raccontato per primi e in esclusiva (si può leggere qui). «Tre giovani, semplicemente intenti a festeggiare un compleanno, sono stati massacrati di calci e pugni da un gruppo di “maranza”, il termine che ormai identifica bande giovanili dedite alla violenza gratuita. Fortunatamente, le loro condizioni non sono state letali, ma l’incubo vissuto è inaccettabile», dicono i Liberaldemocratici.
Oltretutto questa aggressione si inserisce in un contesto allarmante. «Negli ultimi mesi, Monza è stata scossa da numerosi episodi di violenza giovanile. Solo a ottobre 2024, una rissa tra 40 ragazzi armati di spranghe e bottiglie ha terrorizzato i passanti, costringendoli a rifugiarsi nei ristoranti. A marzo dello stesso anno, tre ragazzi sono stati arrestati per aver rapinato e picchiato due fratelli e un 38enne in centro città. Questi episodi non sono isolati, ma parte di una crescente ondata di microcriminalità compresi frequenti atti di vandalismo alle auto parcheggiate e alle strutture pubbliche ,che mina la sicurezza dei cittadini», ribadiscono i Liberademocratici.

La ricetta dei Liberaldemocratici

Le istituzioni locali, come l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia avevano riconosciuto la gravità della situazione, ribadendo l’impegno a identificare e fermare i maranza, ma per Pontani e i suoi  la risposta sembra ancora insufficiente. «La città non può più aspettare: è necessario un intervento deciso e immediato per garantire la sicurezza di tutti. Come Partito Liberaldemocratico ci permettiamo di avanzare alcune proposte come una maggiore presenza continua delle forze dell’ordine nelle zone più critiche, l’implementazione di sistemi di videosorveglianza efficaci che vengano monitorati in tempo reale e non solo a posteriori, iniziative di prevenzione per i giovani a rischio e ancora la collaborazione tra istituzioni, scuole e famiglie per educare al rispetto e alla legalità e infine la capacità di individuazione rapida di chi commette i reati affinché non prevalga il senso di impunità - hanno chiosato i Liberaldemocratici - La sicurezza non è un lusso, ma un diritto fondamentale per la libera convivenza tra i cittadini: senza sicurezza non c’è vera libertà. Monza merita di essere una città dove tutti possano vivere e passeggiare senza paura. Non possiamo più tollerare l’impunità e l’arroganza di chi pensa di poter agire senza conseguenze. È il momento di reagire, di unirci e di chiedere con forza una città più sicura per tutti».

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