Incastrati da un insolito tatuaggio: arrestati rapinatori dei treni
Sui social avevano postato le loro foto con la refurtiva davanti al Compro oro

A incastrarli è stato l'insolito tatuaggio che uno dei due complici ha sulla mano.
Arrestati i rapinatori dei treni
La Polizia di Stato ha eseguito, su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Monza, due misure di custodia cautelare nei confronti di un cittadino italiano di 21 anni (immediatamente portato in carcere) e di un cittadino ivoriano di 20 anni (sottoposto agli arresti domiciliari), entrambi gravemente indiziati di svariate rapine commesse a bordo treno.
Le rapine sui treni
Uno degli episodi a loro attribuibile si è verificato a novembre. I due complici si trovavano a bordo di un treno regionale della linea Lecco-Milano Porta Garibaldi quando, in prossimità della Stazione di Monza, hanno strappato con violenza una collana in oro dal collo di una viaggiatrice. Lo stesso 21enne italiano, nei due mesi successivi, avrebbe messo a segno altre due rapine, sempre a bordo dei treni della linea Milano-Lecco, con la complicità di altri giovani di nazionalità straniera. Era solito travisare il proprio volto, agiva in orari serali, per poi approfittare della prima fermata utile per assicurarsi la fuga.
L'attività investigativa
Acquisite le denunce, la Polizia Ferroviaria di Monza ha avviato un’attività investigativa durante la quale sono stati esaminati i filmati dell’impianto di videosorveglianza dei treni ed effettuati i riconoscimenti fotografici da parte delle vittime.
Incastrati da un tatuaggio
A smascherarli è stato un insolito tatuaggio sul dorso della mano del giovane italiano che è così stato identificato dagli operatori della Polfer di Monza. Si tratta di un pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine, che ha svolto un ruolo di primo piano in tutte e tre le rapine.
Le foto (postate) davanti al Compro oro con la refurtiva
Le indagini si sono estese anche ai profili social dei malviventi, dove avevano pubblicato delle foto che li immortalavano davanti ad una vetrina di un “compro oro” di Monza, mentre brandivano la refurtiva che, peraltro, è stata recuperata e restituita alle vittime.
Le misure cautelari
Alla luce di quanto emerso, il Giudice per le indagini preliminari di Monza, accogliendo la motivata richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso due misure di custodia cautelare di conduzione in carcere e degli arresti domiciliari, immediatamente eseguite dalla Polizia Ferroviaria.