"Forse sbagliai a non accettare la candidatura a sindaco contro Capitanio"
L’ex sindacalista della Cisl Gigi Redaelli è pronto a prendere il posto, nell'Assise concorezzese, della dimissionaria Valeria Motta

Dalle centinaia di lotte affrontate accanto ai lavoratori per oltre trent’anni all’Assise di Concorezzo. Gigi Redaelli è pronto a fare il suo esordio nel parlamentino e, più in generale, nella politica. Lo farà tra le fila de "La Rondine" e subentrerà al consigliere comunale dimissionario Valeria Motta.
Durante la seduta di due settimane fa, ricordiamo, Motta aveva annunciato le sue dimissioni. Ora a prendere il suo posto sarà l’ex sindacalista della Cisl che, ricordiamo, iniziò l’attività sindacale a metà degli anni ‘70, come delegato in una piccola azienda di Vimercate che si chiamava «Cavoflex.
La sua carriera professionale
"Poi, all’inizio degli anni ‘80, sono stato assunto alla Schindler a Concorezzo e, dopo quattro mesi che vi lavoravo, ero già stato nominato nell’Esecutivo del Consiglio di fabbrica - ha sottolineato Redaelli - In Cisl ho ricoperto diversi ruoli: ho iniziato occupandomi di un progetto di sindacalizzazione del mondo dell’artigianato. Si voleva costituire, allora, una categoria vera e propria, come era, per esempio, quella dei metalmeccanici. Si trattava di una sperimentazione e la Brianza era uno dei territori scelti per questo progetto pilota. Purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto. Poi dal primo gennaio del 1990 ho iniziato a lavorare con la Fim e fin da subito mi sono dovuto occupare di una importante esperienza di crisi aziendale che è stata la “Singer” di Monza. E’ stato un bel banco di prova non solo a livello professionale, ma anche umano perché all’interno dell’azienda avevo anche amici intimi. Alla Fim sono rimasto fino al gennaio del 1996, nel settore metalmeccanici. Ho seguito per tre anni il gruppo Candy di Brugherio, come coordinatore. E poi, dal febbraio del 1996 sono passato alla Filta, il sindacato dei tessili e dell’abbigliamento. Successivamente sono diventato segretario generale di categoria".
La confessione di Redaelli
Ora per Redaelli si spalancano le porte della politica anche se, in realtà, i primi approcci avvennero già sei anni fa, quando all’ex sindacalista venne proposta la possibilità di candidarsi a sindaco della coalizione di centrosinistra. Invito che Redaelli declinò. Un no che favorì la discesa in campo di Claudio Bossi.
"Forse, con il senno del poi, ripensandoci bene sei anni fa sbagliai a non accettare la corsa a sindaco - ha rivelato l’ex sindacalista della Cisl - Forse non avremmo comunque vinto contro Capitanio ma, magari, avremo avuto più chances e sarei andato meglio di Bossi. Lo dico perchè sicuramente ero più conosciuto di lui e forse il ballottaggio me lo sarei giocato meglio... ".
"Operato insufficiente"
Il neo consigliere non ha perso tempo e ha già iniziato a pungolare l’Esecutivo Capitanio.
"Per quello che ho visto, da esterno, non posso che dare un voto insufficiente a quanto fatto dall’Amministrazione comunale da quando è stata eletta fino ad oggi - ha continuato il sindacalista - Per esempio, quando apro le finestre di casa mia e vedo il cubo della nuova fantomatica palestra accanto alle scuole mi prende un colpo al cuore e un groppo alla gola perchè quell’opera mi ha tolto una visuale verde incredibile. Sicuramente, però, do una ampia sufficienza alla capacità del sindaco di giocare con l’immagine e, soprattutto, con la comunicazione".
La crisi alla St e le ricadute su Concorezzo
Redaelli ha però voluto anche rispolverare il suo animo sindacalista per dare qualche consiglio al primo cittadino sui vari problemi occupazionali che attanagliano la Brianza e che coinvolgono anche Concorezzo.
"Una cosa che ho già fatto nei giorni scorsi, pur non essendo ancora in Assise, è stata quella di sollecitare il sindaco ad interessarsi alla crisi della vicina St di Agrate dato che parecchi nostri concittadini lavorano in quel sito produttivo - ha concluso il neo consigliere - E’ una realtà importante che va salvata e il sindaco, visti i contatti stretti che può vantare con gli esponenti del governo e della Regione, entrambe governate dal centrodestra, può sensibilizzare la politica ad intervenire su questo tema".