Concorezzo piange "Pino", lo storico benzinaio amico di tutti
Si è spento Giuseppe Giudice. Il 70enne, negli anni '80, aveva aperto il distributore di benzina prima in via Dante (davanti ad Agribrianza) e successivamente davanti alla chiesetta di Sant'Antonio

Con Giuseppe Giudice, conosciuto in tutta la città come "Pino", se ne va una colonna del commercio di Concorezzo. L'uomo aveva 70 anni e si è spento giovedì 22 maggio. Per oltre una quarantina di anni è stato titolare prima della pompa di benzina "Agip" che si trovava davanti ad Agribrianza, in via Dante e, successivamente, si trasferì davanti alla chiesetta di Sant'Antonio e proseguì l'attività di distributore di carburante per il marchio "Ip".
Le esequie
Le esequie dell'ex benzinaio sono in programma oggi pomeriggio, sabato 24 maggio, alle 14.30 nella chesa parrocchiale di Trezzo sull'Adda (Concesa) dove l'uomo viveva da qualche anno. Giudice nacque a Sarno, in provincia di Salerno e all'età di 20 anni si sposò con Patrizia e si trasferì a Concorezzo, dove ha svolto tutta la sua vita professionale al distributore di benzina.
Una vita tra lavoro, famiglia e volontariato
Una vita, quella di Giuseppe Giudice, saldamente legata ai valori del lavoro e della famiglia. Sempre ottimista e con la battuta pronta, "Pino", nel corso degli anni, era diventato praticamente quasi uno di famiglia per i tanti clienti che si fermavano al suo distributore di benzina non solo per fare rifornimento di carburante ma, soprattutto, per scambiare quattro chiacchere e raccontarsi come andava la vita. Oltre all'attività di distributore il 70enne aveva anche l'autolavaggio ed era un meccanico molto preparato. Per questo motivo molti concorezzesi gli affidavano la cura della loro auto, riuscendo ad instaurare con lui un rapporto di amicizia.
Nel corso della sua vita, per molti anni, ha portato avanti anche l'attività di volontariato in ambulanza come soccorritore.
Il ricordo dei famigliari
Giudice, dicevamo, lascia la moglie Patrizia, i figli Annamaria, Alfonso e Sergio e la compagna Maria.
"Papà era molto conosciuto in città per via del suo lavoro ma, soprattutto, per il suo bellissimo carattere che lo portava a legare praticamente con tutti - ha sottolineato la figlia Annamaria - E' stato fin da subito capace di entrare in sintonia con tanti concorezzesi diventando loro il meccanico di fiducia con un servizio importante per gli automobilisti. Una decina di anni fa, quando chiusè la pompa di benzina, decise di buttarsi per qualche anno in un'altra attività in via Santa Marta: riparava biciclette. E questo l'aveva trasformato in un punto di riferimento soprattutto per la popolazione più anziana che magari necesitava di piccole riparazioni alle loro due ruote. Papà aveva una positività davvero incredibile, per noi figli è stato un faro e un esempio. Anche durante l'ultimo periodo di malattia non esternava molto il suo stato d'animo, anzi riusciva comunque ad avere la battuta pronta. Sicuramente è un aspetto che ha fatto la differenza per noi".