Il dramma

Muore due ore dopo aver terminato il pellegrinaggio in bici alla Madonna di Caravaggio

Domenica il 58enne Massimo Colombo aveva raggiunto il santuario di Caravaggio in bici con gli amici del Gruppo sportivo di Correzzana. Tornato a casa, due ore dopo è spirato

Muore due ore dopo aver terminato il pellegrinaggio in bici alla Madonna di Caravaggio
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Nel suo cuore aveva un ultimo desiderio, quello di raggiungere in sella alla sua Mountain bike il Santuario mariano di Caravaggio insieme agli amici di una vita, quelli del Gruppo Sportivo. E domenica mattina ci è riuscito. Al ritorno a Correzzana, al termine del pellegrinaggio, dopo aver pranzato con i suoi compagni di pedalata al "Vista Cafè", ha raggiunto la sua casa ed è volato via, lasciando parenti e amici nell’incredulità. Una storia con un epilogo  incredibile e doloroso, che ha per protagonista il 58enne correzzanese Massimo Colombo, sportivo conosciuto in tutto il paese, figlio di Elide Glorini, quest’ultima storico pilastro del centro ricreativo e fondatrice del sodalizio di via San Desiderio.

Ha lottato come un leone contro la malattia

L’uomo da anni lottava con tutte le sue forze contro la malattia; gli stessi medici gli avevano lasciato poche speranze di guarigione. Nonostante questo ha vissuto i giorni della malattia lottando come un leone. Una dote non comune che è stata omaggiata anche dagli amici che sull’epigrafe hanno voluto inserire un ricordo speciale: "Ci lascia con il sorriso di chi davvero ha vissuto divertendosi senza risparmiarsi, amando profondamente la vita, la famiglia e gli amici. Ora ci guarda da lassù con un brindisi e una risata".
Nelle ultime settimane aveva confidato a Gilberto Ba, presidente del Gruppo Sportivo, che aveva un sogno: «raggiungere il Santuario di Caravaggio in bicicletta insieme a noi». E domenica Ba, insieme ad una ventina di compagni di pedalate con i quali Colombo aveva condiviso la passione per le due ruote fin dalla giovinezza, gli hanno fatto un regalo, riuscendo ad esaudire il suo ultimo sogno.

"Abbiamo realizzato il suo ultimo sogno"

"Massimo diceva sempre che il giorno più bello della sua vita è stato quando, durante la fanciullezza, suo papà e suo zio gli regalarono una bicicletta. Un amore, quello per la bici, che gli è rimasto dentro per sempre - ha spiegato Ba - Domenica siamo partiti da Correzzana mentre Massimo ha iniziato la sua pedalata a Trezzo. Abbiamo raggiunto Caravaggio; era davvero contento perché era riuscito a percorrere con noi quasi 30 km. Sapevamo delle sue condizioni critiche di salute ma nessuno di noi si sarebbe aspettato un epilogo così veloce e drammatico".

Un brindisi tutti insieme e poi il drammatico epilogo

I ciclisti, una volta ritornati in paese, si sono fermati al «Vista» per mangiare insieme un boccone.

"Alle 15 ci siamo salutati tutti quanti e c’eravamo ripromessi di vederci prima possibile - ha continuato Ba - E invece il destino ci ha messo lo zampino. Massimo è spirato in pieno pomeriggio, due ore dopo che si era congedato dagli amici con un brindisi che, alla luce di quello che è successo, ora ha il sapore di un addio. Siamo sconvolti e scioccati per quello che è successo, ancora fatichiamo a credere che Massimo non ci sia più e che se ne sia andato via così... ".

Colombo, ricordiamo, lascia Patrizia, Giulia, mamma Elide e i parenti tutti.  Durante la sua vita si è dedicato alla lavanderia industriale che si trovava accanto al supermercato Iperal fino a diversi ani fa. Sportivamente parlando era un grande appassionato di rally (per alcuni anni aveva creato anche una sua squadra amatoriale) e praticava molti sport tra i quali surf e bicicletta. Le esequie del 58enne verranno celebrate martedì 17 giugno, alle 10 nella chiesa parrocchiale di San Desiderio.

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