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«Rifiuti e schiamazzi in piazza: siamo stufi»

La denuncia di alcuni residenti del centro paese ostaggio dei vandali

«Rifiuti e schiamazzi in piazza: siamo stufi»
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Schiamazzi e grida a ogni ora, musica ad alto volume e rifiuti di ogni genere abbandonati in mezzo alla piazza.

«Rifiuti e schiamazzi in piazza: siamo stufi»

E’ questa la triste situazione denunciata da alcuni residenti della zona di piazza Sant’Ambrogio a Roncello, stanchi di vedere il cuore del paese finire vittima di degrado, incuria e soprattutto maleducazione di un gruppo di giovani. Che, soprattutto ora che inizia l’estate, hanno deciso di trasformare la piazza in una vera e propria terra di nessuno.

«Purtroppo questa situazione sta andando avanti da tempo - spiegano alcuni residenti - Inizialmente abbiamo lasciato correre, poi però abbiamo iniziato a fare segnalazioni. Nulla è cambiato. La piazza è invasa da giovani che, a ogni ora del giorno e adesso anche della notte, lasciano uno scempio indicibile. Senza contare il disturbo che arrecano a chi vive nei dintorni».

Nel fine settimana l’ultimo episodio, con una montagna di rifiuti di ogni genere (dalle cartacce, ai residui di cibo alle bottiglie di alcolici), rimasta in mezzo al piazzale, che peraltro sorge non solo tra le case, ma anche davanti alla chiesa e altri luoghi sensibili e di passaggio.

«Musica, pallone, grida, rifiuti, danneggiamenti anche all’interno dell’oratorio... non c’è rispetto per né per il suolo pubblico né per i cittadini - proseguono - C’è una persona che volontariamente quasi ogni giorno si rimbocca le maniche e pulisce lo sporco che trova. Ma stavolta anche lui si è stufato e ha lasciato lì quello che ha trovato. Siamo tutti molto stanchi, soprattutto del fatto che nessuno intervenga: è incredibile che a questi ragazzi sia concesso di tutto, compreso trasformare la piazza del paese in un ambiente così vergognoso in cui le regole sembrano non esistere più».

La repliica del sindaco Pulici

Alle lamentele dei cittadini ha risposto direttamente il sindaco Cristian Pulici:

La situazione ci è ben nota e confermata anche dalle numerose segnalazioni ricevute; purtroppo non solo nella zona specifica citata, ma in diverse aree del paese, con orari diversi ed in special modo durante la stagione estiva.
L’Amministrazione comunale non è rimasta inerme, è intervenuta già da tempo. Il primo passo, di un certo rilievo, è stato il ritorno del Comando della Polizia Locale a Roncello, con l’obiettivo di essere più vicini alla cittadinanza, migliorare il coordinamento e gestire direttamente e in autonomia le problematiche del nostro territorio.

Lo scorso anno, nel periodo estivo, il servizio serale di pattugliamento della Polizia Locale è stato attivo i venerdì ed i sabati fino alle ore 24. Inoltre, negli ultimi anni, è stato implementato il sistema di videosorveglianza che, con ulteriori investimenti programmati verrà ampliato e potenziato.
Stiamo impiegando risorse in termini di tempo, personale e denaro, per contrastare un fenomeno che, purtroppo, non riguarda solo Roncello, ma moltissimi paesi, e che oggi viene definito con il termine “malamovida”, come spesso riportato dalla cronaca di tutti i quotidiani locali e non solo.
La nostra Polizia Locale è anche impegnata da anni in attività di indagine con risultati concreti, in particolare sul fronte dell’abbandono dei rifiuti. Si prosegue inoltre con i posti di controllo sul territorio, non certo per “fare cassa”, come talvolta viene affermato, ma per rispondere alle segnalazioni dei residenti su eccessi di velocità, schiamazzi notturni e altre criticità che si verificano 24 ore su 24. Senza dimenticare i controlli sui mezzi pesanti che transitano in aree non autorizzate.

Tutto questo viene fatto con risorse umane limitate e un monte ore degli agenti che nostro malgrado, non consente una copertura continuativa del servizio. Nonostante ciò, l’impegno dell’Amministrazione e della Polizia Locale è costante.
Ad ogni modo serve essere chiari: non si può sempre e solo scaricare la responsabilità sul Comune, quasi per lavarsi la coscienza; l’80% delle segnalazioni corrette e legittime che riceviamo derivano da comportamenti che testimoniano una profonda mancanza di educazione civica e di rispetto per le persone, i luoghi, l’ambiente e i beni pubblici e privati. È un degrado culturale che ci coinvolge tutti. Non possiamo pensare che i responsabili siano sempre “gli altri”: chi abbandona i rifiuti non sono solo giovani, ma spesso adulti; chi sfreccia in pieno centro non sono certo i bambini; e il silenzio complice di chi assiste senza agire è una delle forme più gravi di omertà.

Ben vengano le telecamere e tutti i controlli possibili da parte delle forze dell’ordine, ma non possiamo illuderci che siano queste le soluzioni definitive. Sono solo strumenti, necessari ma non sufficienti. Finché non inizieremo, tutti insieme, a recuperare un forte senso civico e di rispetto per il bene comune, sarà difficile invertire la rotta. E, mi dispiace dirlo, se non cambia il comportamento collettivo, sarà sempre peggio.

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