Emozione

La piccola Halley aveva troppa fretta di nascere: il parto nel garage di casa

Mamma Annalisa Pomponio racconta emozionata la mattina di quando la sua secondogenita ha deciso di venire al mondo

La piccola Halley aveva troppa fretta di nascere: il parto nel garage di casa
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Non ha voluto aspettare nemmeno un attimo per incontrare mamma Annalisa, papà Francesco e il fratellino Giacomo, di tre anni: la piccola Halley è nata nel garage di casa la mattina del 15 maggio.

La piccola Halley aveva troppa fretta di nascere: il parto nel garage di casa

«La giornata è iniziata normalmente: ho svegliato mio figlio Giacomo e l’ho preparato per farlo andare all’asilo accompagnato dai nonni - ha raccontato ancora incredula Annalisa Pomponio, 28 anni, giornalista - Dopo che è uscito ho iniziato a sentire i primissimi dolori, perciò ho deciso di avvisare i miei colleghi e mio marito che probabilmente avrei avuto la bambina durante la giornata, ma non immaginavo che sarebbe successo tutto così in fretta».

Dopo l’arrivo del marito, Francesco Golin, la coppia si è resa conto che non ci sarebbe stato il tempo di arrivare fino in ospedale:

«Siamo andati verso la macchina, ma arrivati nel garage ho guardato mio marito terrorizzata perché non riuscivo più ad andare avanti, dovevo iniziare a spingere».
«Dopo un primo momento di panico Francesco si è tranquillizzato e ha avuto la prontezza di correre in casa a prendere asciugamani, garze e guanti - ha continuato mamma Annalisa - Intanto ha telefonato al 118. Nel tempo che hanno impiegato per passarci l’operatore dell’ambulanza mia figlia era già nata».

Il parto, durato non più di una ventina di minuti, è andato bene, anche se la piccola ha impiegato un po’ prima di piangere, perché aveva ingoiato del liquido amniotico: «Abbiamo mantenuto la calma e mio marito, grazie alle indicazioni date dagli operatori al telefono, è riuscito a liberarle le vie respiratorie, e a quel punto ha pianto - ha spiegato mamma Annalisa - Dopo che abbiamo visto che stavamo tutti bene siamo scoppiati a ridere, una risata liberatoria e bellissima».

Per non dimenticare mai il momento senza precedenti appena vissuto, marito e moglie hanno scattato una foto, che è stata prontamente inviata a nonni, zii e amici:

 «Quando abbiamo mandato la fotografia di me e Halley nel garage, tutti hanno creduto fosse finta, creata con l’intelligenza artificiale - ha spiegato la mamma con un sorriso - L’unica che non ha dubitato fin da subito è stata mia mamma, che infatti è corsa a casa nostra preoccupatissima».

Dopo il parto, l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto verso l’ospedale San Pio X di Desio, dove mamma e figlia sono state ricoverate e gli accertamenti hanno confermato lo stato di salute perfetto di entrambe:

 «Eravamo in una situazione surreale, medici e infermiere continuavano a ripeterci che ci era andata davvero di lusso - ha sottolineato mamma Annalisa - In breve tutti sapevano la nostra storia, e Halley è stata presa in simpatia un po’ da tutti, che facevano a gara per coccolarla».

Il nome della bimba, già deciso da tempo, sembra quasi una profezia: Halley, come la cometa che corre nel cielo e che ogni 76 anni diventa visibile dalla Terra. «Sapevamo già che nome dare a nostra figlia, ma si è rivelato proprio perfetto: la sua nascita è stata unica, così come è unico riuscire a vedere la cometa che porta il suo nome nel cielo», ha concluso la mamma con un sorriso.

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