Proteste e denunce

Bufera sulla nuova rotonda che fa abbattere 17 piante. Minacce di morte al sindaco

Il primo cittadino Pozzoli ha sporto denuncia contro un internauta. Solidarietà dalla Lega: "Condanniamo senza esitazione ogni forma di intimidazione e violenza verbale"

Bufera sulla nuova rotonda che fa abbattere 17 piante. Minacce di morte al sindaco
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C’è un gruppo di cittadini, guidato dalla civica «Besana per Tutti», che intende denunciare il Comune di Besana per aver, dicono, sostanzialmente agito senza la dovuta trasparenza. E il sindaco Emanuele Pozzoli che la denuncia l’ha già sporta ieri pomeriggio, lunedì, contro un internauta che sui social gli ha scriteriatamente augurato la morte.

Bufera sulla nuova rotonda che fa abbattere 17 piante

E’ destinata a finire in tribunale la questione nata intorno all’avvio dei lavori per la realizzazione della rotatoria che regolerà l’incrocio tra le vie De Gasperi, San Siro, Cimabue e Buonarroti a Montesiro, da tempo nei programmi delle Amministrazioni che si sono succedute in villa Borella.

Per fare spazio all’opera (affidata all’impresa edile «De Carli Andrea» di Capralba, in provincia di Cremona, per un importo totale di 369 mila euro interamente coperto da fondi esterni messi a disposizione da Regione e Provincia di Monza e Brianza) e alla rimodulazione dell’adiacente posteggio di via San Siro, diciassette degli alberi presenti nell’area interessata dai lavori devono essere tagliati. Otto sono già stati abbattuti nella prima mattinata di ieri (sarebbero dovuti essere nove ma una quercia rossa è stata «risparmiata»); ai restanti nove (quattro su via De Gasperi, una in più su via Cimabue) è toccato oggi, martedì.

L’alzata di scudi, però, era già partita prima dell’accensione delle seghe elettriche quando in settimana sulle «vittime» designate era stata vergata una «x» con vernice spray rossa.

A protestare un anonimo che ha appeso sui tronchi messaggi listati a lutto rimossi nel fine settimana («Ci volete togliere ombra, ossigeno e bellezza?», Non è un cantiere per una rotonda, è un disboscamento di un angolo verde», due delle frasi) e l’opposizione di centrosinistra, con alfieri il consigliere dem Ivano Riva e «Besana per Tutti».

Gli esponenti della civica, domenica mattina e ancora lunedì, si sono uniti a un gruppo di cittadini giunti in via San Siro nel tentativo di fermare l’abbattimento. Tentativo risultato vano, come la richiesta di chiarimenti, corredata da cinquantaquattro firme, inviata a Comune, direttore lavori e impresa incaricata dell’intervento, Parco Valle Lambro, Provincia, Regione e Carabinieri forestali. Cuore della protesta - colpevolmente ignorata dall’Amministrazione Pozzoli secondo il Partito democratico - è la mancata comunicazione alla cittadinanza dei tagli, questi ultimi evitabili con la scelta di sistemi di gestione del traffico alternativo alla rotonda, «evidentemente non valutati».

Il sindaco "Mi accusano di non essere stato trasparente? Il progetto esecutivo è stato approvato ad aprile del 2024"

Di tutta altra opinione il primo cittadino a cui è toccato anche fare i conti con la violenza che sempre più di sovente caratterizza i social network: epiteti sgradevoli e minacce di morte (denunciate ai Carabinieri).

«Ho già spiegato che inquinare i pozzi fa solo male alla nostra comunità. Ma, ormai, qualsiasi cosa facciamo trova una esagerata contrarietà a priori, sguaiata e veemente, tale da poter suscitare anche queste reazioni...», ha commentato Pozzoli, convinto dell’utilità della rotatoria su un incrocio «teatro di diversi incidenti» e caratterizzato da un volume di traffico notevole nell’orario di punta serale (mille e 500 i veicoli contati tra le 17,30 e le 18 in occasione della redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica).

Emanuele Pozzoli

«La Provincia, per rilasciare il necessario nulla osta, ha imposto una modifica del raggio di curvatura della rotonda che ha richiesto il taglio della vegetazione - ha spiegato- Mi accusano di non essere stato trasparente? Il progetto esecutivo è stato approvato ad aprile del 2024: da oltre un anno quindi tutte le carte sono a disposizione per la consultazione. E’ prevista la piantumazione di altri ventidue alberi a compensazione di quelli rimossi. Inoltre torneremo a implementare il verde in frazione: abbiamo infatti acquisito gratuitamente un “corridoio” che permetterà il collegamento tra via Giovanni XXIII e l’oratorio, lungo il quale pianteremo nuovi alberi».

La Lega “Condanniamo senza esitazione ogni forma di intimidazione e violenza verbale”

Intanto oggi, martedì 8 luglio, la Segreteria Provinciale della Lega di Monza e Brianza e il consigliere regionale di Besana Alessandro Corbetta hanno espresso la più ferma e accorata solidarietà al Sindaco di Besana in Brianza, Emanuele Pozzoli, oggetto nelle ultime ore di gravissime minacce di morte diffuse attraverso i social media, in merito alla riqualificazione viabilistica a Montesiro.

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Alessandro Corbetta

“Condanniamo senza esitazione ogni forma di intimidazione e violenza verbale, che nulla hanno a che vedere con il legittimo confronto democratico. Il dissenso, anche acceso, è parte della vita pubblica e delle dinamiche politiche; ma le minacce sono un segnale inquietante di degrado del dibattito civico e devono essere contrastati con determinazione. Il sindaco Pozzoli ha agito nella piena legittimità istituzionale, portando avanti un progetto già voluto da precedenti amministrazioni e condiviso con gli organi tecnici preposti. È inaccettabile che l’esercizio delle proprie responsabilità pubbliche esponga un primo cittadino a rischi per la propria incolumità. È il terzo episodio in pochi mesi in provincia di Monza e Brianza, dopo l’assessore di Lentate Turconi Sormani e il sindaco di Lazzate Monti, in cui esponenti della Lega sono oggetto di minacce e atti intimidatori. Al Sindaco Emanuele Pozzoli va il nostro pieno sostegno umano, politico e istituzionale. Alle autorità competenti chiediamo di fare luce su quanto accaduto, perseguendo con rigore chi si è reso responsabile di questi atti vili.”

“Esprimo piena solidarietà al sindaco Emanuele Pozzoli per le gravi minacce di morte ricevute” aggiunge Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e consigliere comunale a Besana in Brianza. “È inaccettabile che il confronto degeneri in un clima così tossico e le polemiche sollevate in questi giorni sono surreali. Gli alberi si possono ripiantare e cresceranno di nuovo. Chi conosce Besana in Brianza, e in particolare la frazione di Montesiro, sa bene quanto quella rotonda sia necessaria, anche e soprattutto per motivi di sicurezza, e quanto sia urgente aumentare la disponibilità di parcheggi nella zona. Personalmente sono orgoglioso di aver contribuito a far stanziare, tramite un contributo regionale, 350 mila euro per la realizzazione dell’opera. Un investimento concreto per il territorio e per migliorare la qualità della vita dei cittadini besanesi”.

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