«Non sono maranza ma delinquenti»: sit-in sotto il Comune
Dopo l’ennesima aggressione ai danni di alcuni studenti, cresce la preoccupazione e arriva la presa di posizione di Fratelli d'Italia
Dopo la violenta aggressione dei maranza ai danni di alcuni studenti scattata per assicurarsi il furto di una cassa musicale portatile, a Monza ieri sera, giovedì 10 luglio 2025, è arrivata la mobilitazione contro la criminalità nelle strade.
Il sit-in sotto il Comune
Una delegazione di Fratelli d’Italia, insieme a un gruppo di cittadini, si è ritrovata davanti al Comune per un sit-in simbolico, in concomitanza con il Consiglio Comunale.Quello del 2 luglio 2025 è solo l'ultimo episodio: un ragazzo è stato prima derubato da un gruppo di giovani, poi nuovamente aggredito con il lancio di una bicicletta e l’uso di bottiglie rotte contro alcuni amici accorsi in suo aiuto. L’episodio, secondo Fratelli d’Italia, è l’ennesima prova di un problema sempre più evidente e sottovalutato che a Monza «sta assumendo i contorni di una vera e propria piaga sociale».
«Vengono chiamati maranza, ma sono dei veri e propri delinquenti - tuona Marianna Gaspero, componente del Direttivo cittadino di Fratelli d'Italia - I cittadini non si sentono più sicuri, addirittura neppure ad uscire di giorno, e sappiamo che in città ci sono sempre state delle zone un po’ più franche, delle zone in cui la situazione è sempre stata più difficile. Ma il problema è che adesso questa situazione si verifica anche in pieno centro, a volte nelle ore centrali. Il comportamento giustificazionista di questa Giunta che continua a negare il problema sta veramente portando quasi a un problema di ordine pubblico».
Paura anche sui bus
Se le aggressioni sono ormai all’ordine del giorno, a farne le spese sono anche gli autisti che guidano i mezzi pubblici, che spesso sono scelti da questi delinquenti per gli spostamenti, come ha spiegato Salvatore Russo. «Il problema persiste e continua ad esserci. Sul trasporto pubblico noi portiamo personaggi che vengono a delinquere, a fare quello che vogliono, indisturbati, senza pagare il biglietto, senza che vengano controllati e senza sapere chi sono, perché nessuno chiede loro neanche i documenti».
L’obiettivo è chiaro: chiedere con forza che l’amministrazione Pilotto prenda atto della situazione e cambi radicalmente approccio. «Una Giunta che, non dimentichiamolo, nel corso del consiglio comunale dedicato proprio a questo tema ha avuto l’ardire di sostenere come questo fenomeno sia sotto controllo», hanno rimarcato i meloniani.
E intanto i cittadini sono sempre più esasperati da questa situazione.
Il dibattito politico
«Ricordo ancora come il Centrodestra, quando era alla guida della città, venisse accusato di eccessiva durezza sul tema sicurezza. Ma allora non si correva il rischio di essere aggrediti a qualsiasi ora, persino in pieno centro storico», ha rimarcato Gaspero.
Il sit-in, a cui hanno partecipato anche Andrea Mangano, segretario cittadino di FdI e i consiglieri comunali Andrea Arbizzoni, Marco Monguzzi e Stefano Galli, intende riportare al centro del dibattito cittadino un tema che, secondo i promotori, non può più essere ignorato.
La discussione ha animato anche il Consiglio comunale con l’intervento di Arbizzoni: «Vogliamo lanciare un grido di allarme per una città che teme di non riconoscersi più. Chiedere più controlli in luogo di svago dopo l'ennesimo atto violento. Queste preoccupazioni non sono partitiche, vengono dall'Usb di Gianni Romano. Vanno fermati i comportamenti ormai inaccettabili. Il problema non va minimizzzato nè ingigantito, ma affrontato».
A fargli eco anche il consigliere comunale Stefano Galbiati di Noi con Allevi: «C'è un'emergenza sulla sicurezza, che è sottovalutata».