Atletica «Daini» senza pista da tre mesi: «Ottant’anni di storia festeggiati così...»
La vibrante protesta della società punta il dito contro l’Amministrazione comunale

Pedane smantellate, gabbie rimosse e pista ancora inagibile dopo tre mesi: «Ottant’anni di storia festeggiati così...».
Atletica «Daini» senza pista da tre mesi: «Ottant’anni di storia festeggiati così...»
Lo sfogo esplode dopo mesi di silenzio e - dicono - di «risposte attese e mai avute»... Con un duro affondo via social, seguito poi da una mail inviata via Pec agli uffici, l’Atletica «Daini», gloriosa società fondata in città nel 1945, ha puntato il dito a inizio settimana contro l’Amministrazione comunale di Carate.
Nel mirino c’è il cantiere avviato dalla «Folgore Caratese» che, nell’estate del 2023, aveva risposto alla manifestazione di interesse del Comune per l’affidamento del servizio di gestione dell’impianto sportivo di via Di Vittorio e via XXV Aprile aggiudicandosi poi la concessione dietro la presentazione di un corposo progetto preliminare di restyling delle strutture sportive accompagnato da un sostanzioso piano di fattibilità economico-finanziaria.
«Siamo davvero senza parole - spiegano però dalla società di atletica - Il 24 marzo scorso trovammo la pista recintata, circa 120 metri chiusi, pedane del salto in lungo, lancio del peso e gabbie completamente rimosse. L’Amministrazione ci spiegò di non essere stata informata, dimenticando però di aver firmato i permessi per poi rendersi irraggiungibile per settimane quando abbiamo chiesto spiegazioni. Tre anni fa, nel 2022, la pista era stata completamente rifatta a spese pubbliche: ne valeva davvero la pena?».
Il cantiere per la sistemazione del campo di calcio con l’allargamento del rettangolo di gioco per regolarizzarlo alle misure richiesta dalla Lega Pro a fine aprile aveva fatto chiudere la pista per ragioni di sicurezza, «con la promessa - dicono i Daini - di riaprirla entro giugno».
«Ma a metà giugno - spiegano ancora dalla società di atletica - i lavori si fermano. Solo il 30 giugno si riparte e, nel frattempo, la stagione delle attività estive è ormai passata. In questi mesi abbiamo dovuto chiedere supporto alle società vicine, spostarci e girare per garantire allenamenti costanti ai nostri atleti e ragazzi come nomadi in cerca di spazi per poter praticare sport. La pista resta oggi ancora inaccessibile. Le gare di istituto, il saggio di ginnastica artistica e la tradizionale “Gara del Miglio intitolata a Gino Riva” di fine maggio sono state annullate. Ancora oggi l’anello è in condizioni pessime, con avvallamenti intorno ai 100 metri dove hanno operato i camion e i mezzi da cantiere. E le pedane? Non si vede ancora nulla. Ora pure la palestra sotto le tribune dovrà essere smantellata per far posto al locale antidoping dello stadio: su 48 mila metri quadrati di spazi a disposizione, andava realizzato proprio lì nella nostra sala pesi?»
«È evidente che ci stanno togliendo tutto, forse siamo diventati ingombranti e vogliono farci scomparire - si sfoga ancora amareggiato il presidente Stefano Pozzi in attesa di un incontro chiarificatore che dovrebbe essere convocato nei prossimi giorni in Municipio - L’Amministrazione sembra far finta di non sapere o preferisce non rispondere... Attendiamo spiegazioni concrete sul perché tutto è stato rimosso e quando tornerà disponibile. Quando ripristineranno pedane, gabbia del peso e pista in condizioni agibili?».
«Ignoriamo lo sport? Nessuno ha investito tanto in questi anni...»
«Siamo sorpresi da questo attacco nei confronti di un’Amministrazione accusata di “ignorare lo sport”. Nei fatti, non a parole, abbiamo investito tantissime risorse a favore delle realtà sportive della città e anche della stessa Atletica Daini quando, tre anni fa, rifacemmo completamente l’anello della pista del nostro centro sportivo...».
E’ amareggiato il sindaco Luca Veggian dopo le accuse dirette che, in settimana, sono piovute addosso alla Giunta dalla società giallo-verde per i lavori allo stadio di via XXV Aprile: «Una polemica - dice il primo cittadino - pretestuosa e irrispettosa, dopo che sull’avvio del cantiere da parte della Folgore erano stati convocati incontri per far visionare il progetto e definire il timing dei lavori necessari per l’adeguamento del campo di calcio».

«Storicamente il rapporto tra le due società non è mai stato idilliaco - prosegue - C’è però una convenzione che da decenni lo regola e che è stata prorogata fino a fine anno in attesa della formalizzazione del nuovo accordo in seguito a una manifestazione d’interesse pubblico per la concessione in gestione dell’impianto alla quale, due anni fa, la Folgore Caratese diede riscontro con un progetto agli atti e con investimenti per un milione e mezzo di euro. Un’occasione importante per riqualificare una struttura comunale da parte di una società come la Folgore che sta riscuotendo gradimento da parte delle famiglie e con centinaia di bambini e ragazzi che ne fanno parte. L’intervento di cui la stessa atletica beneficerà potendo contare anche su un nuovo impianto di illuminazione e spazi riqualificati, era stato illustrato, così come era stato concordato lo spostamento del salto in lungo, mentre per giavellotto e peso ci era stato spiegato che non vi era necessità di riposizionarli. Nessuno - conclude - vuol smantellare l’atletica e per questo durante i mesi di cantiere l’assessore si è attivato per cercare spazi con altre amministrazioni. Spiace per questo essere stati gratuitamente accusati di disinteresse...».
Steso di notte il nuovo manto erboso: «Non caccio nessuno, ma se investo credo di avere pure qualche diritto...»
«No, non abbiamo tempo per le polemiche, andiamo avanti a lavorare speditamente e ad ultimare quanto prima gli interventi per realizzare uno stadio che sarà degno di questo nome».
Michele Criscitiello, 41 anni, presidente della Folgore Caratese, ha appena ultimato il sopralluogo notturno sul terreno di gioco del campo di calcio di via XXV Aprile dove, in settimana, è stato posato il nuovo manto erboso, uno speciale prato che mette assieme le caratteristiche del sintetico e del naturale accompagnato da tre strati sottostanti per assicurarne l’impermeabilizzazione. Complici le temperature africane di questi giorni, si lavora di notte all’interno dell’impianto comunale che la società ha in gestione fino al 31 dicembre, in proroga alla vecchia convenzione e in attesa della formalizzazione dell’accordo dopo l’affidamento seguito alla manifestazione di interesse bandita dal Comune nell’estate di due anni fa. Il restyling - da oltre un milione e mezzo di euro- interesserà poi l’impianto di illuminazione, gli spogliatoi e le tribune che arriveranno ad ospitare fino a 1.400 spettatori.


Le richieste della Daini?
«C’è una convenzione, c’è stata una manifestazione di interesse: perché non hanno partecipato? Abbiamo investito denaro per riqualificare l’impianto e abbiamo necessità di lavorare perché la società sta crescendo, come dicono i numeri dei tantissimi ragazzi che hanno scelto di giocare qui. Non mandiamo via nessuno, ma serve chiarezza... Mi pare evidente che se investo milioni e prendo in carico la gestione di una struttura comunale ho poi diritto a dettare regole di accesso e utilizzo. In futuro? Valuteremo di dare vita anche ad una sezione di atletica della Folgore Caratese».