storia a lieto fine

Dopo sette anni il pappagallo Gino è tornato a casa

Un'immensa gioia per Sergio Mosca e la moglie Rosy di Macherio, che hanno potuto riabbracciare il loro amato pappagallo.

Dopo sette anni il pappagallo Gino è tornato a casa
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«Dopo sette anni Gino è tornato a casa». Avevano ormai perso le speranze Sergio Mosca e la moglie Rosy di Macherio di ritrovare il loro amato pappagallo, un cinerino a coda rossa, scappato sette anni fa.

Il pappagallo Gino

"Era il mio regalo per i 40 anni - spiega Sergio che ha sempre avuto una passione per i pappagalli - Avevo preso l’uovo da un allevatore di Tregasio e, una volta schiuso, ho cresciuto Gino. Lo abbiamo sempre tenuto nella trattoria da Rosy’s, l’ex bar dei combattenti di Sovico, che ho gestito per trent’anni insieme a mia moglie. I clienti lo conoscevano, si erano affezionati e lui li salutava ripetendo alcune parole come buongiorno, ciao e caffè. Purtroppo un giorno, che era sulla terrazza, è riuscito a spaccare il lucchetto della gabbia ed è volato via». Era il 2018.

L'aiuto dei volontari Enpa

Di recente i volontari Enpa della Provincia di Monza vengono contattati da un privato cittadino che comunica il ritrovamento di un esemplare di pappagallo cinerino a coda rossa. Dal codice «parlante» riportato sull’anello, i militari del Nucleo Cites di Milano sono riusciti risalire all’allevamento dove Gino era nato nel lontano 2004. Dalla consultazione del registro, che l’allevatore ancora conservava nonostante fossero passati più di 20 anni, è stato possibile risalire a una vendita effettuata nel 2005. L’acquirente macheriese è stato dunque contattato dai militari ai quali ha confermato l’acquisto del pappagallo.

Gino è tornato a casa

Con stupore e felicità Sergio e Rosy hanno potuto riabbracciare il loro Gino. «E’ stato fortunato - spiega Sergio - Questi pappagalli nascono in cattività e non sono in grado di procurarsi il cibo da soli. Quando sono andato a prenderlo ce n’erano tre: l’ho riconosciuto subito e anche lui mi ha detto “ciao”. Sta cambiando delle piume a causa dello stress ma sta bene, nel suo ambiente è tranquillo. Fossimo stati ancora a Sovico, avremmo organizzato una grande festa per il suo ritorno. Gino è tornato a casa proprio in un momento particolare della nostra vita, in cui abbiamo dovuto affrontare un grande cambiamento».

Il servizio completo sarà pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 15 luglio 2025.

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