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Ancora guerriglia urbana: le persone si rifugiano nei locali
Seminato il panico in via Bergamo venerdì sera da parte di un gruppo di oltre quaranta maranza che si sono picchiati in strada. Lo sdegno della città: "Non possiamo più subire"

Era già successo ed è riaccaduto. Scene da film, ma purtroppo reali, quelle che si sono verificate nella serata di venerdì 11 luglio 2025 a Monza, in via Bergamo. Una violenta rissa tra gruppi di giovani ha seminato il panico tra i presenti, costringendo clienti e gestori di locali a barricarsi all’interno per sfuggire agli scontri.
Guerriglia urbana inaccettabile
«Una cosa pazzesca – racconta un testimone oculare – la gente si rifugiava nei bar per paura, i ragazzi si tiravano bottiglie in faccia. Nessuno poteva uscire. Io stesso ho dovuto aspettare più di un’ora prima di poter tornare a casa: la strada era occupata da queste bande».
L’intervento dei carabinieri non ha placato subito la situazione. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, i militari sarebbero arrivati rapidamente sul posto, ma non avrebbero potuto intervenire direttamente nel cuore della rissa per ragioni di sicurezza. «Ci hanno detto che era troppo pericoloso anche per loro perché in strada che si menavano c'erano più di 40 persone».
Non si tratta del primo episodio di questo genere in città. Già in passato Monza era stata teatro di scontri simili, soprattutto nei fine settimana, con episodi di violenza tra gruppi di giovani che avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. In particolare, via Bergamo è da tempo segnalata come zona a rischio nelle ore serali e nemmeno l'intervento degli Street tutor sembra aver migliorato la situazione.
Lo sdegno di Ettore Radice
A commentare con durezza quanto accaduto è Ettore Radice, esponente di Mnemosyne e volto noto della vita culturale cittadina. Presente sul posto durante gli scontri, Radice non nasconde la sua indignazione: «Monza non può e non deve essere lasciata in balìa di bande violente. È stato terrificante: ci hanno chiuso dentro il locale per evitare il peggio. La cultura e la partecipazione civica non possono attecchire dove manca la sicurezza. Chiedo alle istituzioni di intervenire immediatamente con misure concrete».
L’episodio riaccende i riflettori sul tema della sicurezza nella movida monzese, in particolare lungo via Bergamo, già teatro in passato di episodi di violenza. «Non è ammissibile che una parte della città sia in balìa di teppisti – conclude Radice – Servono azioni tempestive e una risposta ferma. La tutela dei cittadini viene prima di tutto».
Presente anche l'ex assessora
A commentare duramente quanto accaduto anche l'ex assessora Giada Turato, che ha amministrato con Pilotto e il Pd prima di essere estromessa:
Uno scontro tra ragazzi molto giovani si è verificato davanti ai miei occhi con tanto di schiaffi, parole, un ragazzo colpito al viso. In una delle vie più belle ed eleganti della città. Non mi sono mai sentita in condizioni del genere all'interno della mia città. Un lancio di bottiglia, alcol, o un complimento di troppo sono sufficienti per accendere la miccia e fare scattare una vero e proprio scontro tra ragazzini con oggetti contundenti, e non resta che andarsene via prima possibile. Serve una soluzione, subito. Non è questione di destra o sinistra, è una questione di ordine pubblico. Invito le istituzioni di ogni colore politico a non sminuire il problema e a non strumentalizzarlo politicamente. Siamo un paese civile, la sicurezza è per tutti."
Si riaccende l'allarme sicurezza
Questo è l'ennesimo caso che arriva a meno di dieci giorni da quando, mercoledì 2 luglio un giovane è stato rapinato di una cassa portatile e, dopo essersi rivolto alle autorità, è stato brutalmente picchiato a piazza Cambiaghi con il lancio di alcune biciclette mentre si trovava a terra da parte di un gruppo di maranza.
Nei giorni scorsi, proprio per chiedere più sicurezza c'era stato anche un sit in sotto il Comune di Fratelli d'Italia, a cui il sindaco Paolo Pilotto aveva replicato che l'unica soluzione dopo quanto già intrapreso sarebbe stato l'invio di un organico aggiuntivo da Roma per le forze dell'ordine brianzole.