Funerale di Davide Cattaneo, il sindaco "La pietà per i morti non sia occasione per violare le leggi dello Stato"
Dopo la denuncia dell'Anpi sulla presenza al funerale del fondantore della sezione locale di Avanguardia Nazionale di bandiere con il simbolo della runa di Odal e di persone che avrebbero fatto il saluto romano, arrivano i commenti da più parti politiche

Polemiche e commenti da più parti politiche sul funerale di Davide Cattaneo, fondatore della sezione locale di Avanguardia Nazionale, organizzazione neofascista sciolta per legge nel 1976, deceduto lo scorso 4 luglio in Scozia a 68 anni. Le esequie si sono tenute sabato 12 luglio, 2025 nella cornice del Duomo di Monza e la cerimonia ha sollevato un’ondata di sdegno tra le forze democratiche e antifasciste della città.
Funerale di Davide Cattaneo, il sindaco "la pietà per i morti non sia occasione per violare le leggi dello Stato"
Secondo la ricostruzione fornita dall’Anpi di Monza che ha denunciato quanto accaduto, all’esterno del Duomo sarebbero state esposte bandiere di Avanguardia Nazionale e, all’interno, una di queste sarebbe stata posizionata anche sotto l’altare. Non solo. Alla conclusione del rito funebre, alcuni partecipanti si sarebbero disposti in formazione paramilitare sul sagrato e avrebbero intonato il grido “Presente” accompagnato dal saluto romano.
A commentare quanto accaduto il sindaco di Monza, Paolo Pilotto:
"Non va bene che la pietà per i morti, la sacralità di un rito funebre, si trasformino in occasione per violare molte leggi dello Stato in una volta sola. Non ha nulla a che fare con la pietà per i morti la manifestazione inscenata sabato davanti al Duomo di Monza da persone che al posto della preghiera hanno preferito alzare le loro braccia nel saluto fascista, hanno esposto drappi riportanti il simbolo di una Associazione disciolta dallo Stato per legge decine di anni fa, in spregio alla Costituzione, ad altre norme dello Stato e al piu normale buon senso - ha commentato Pilotto. La nostra città non lo merita, la nostra città non ne ha bisogno. Sa benissimo vivere, fare impresa, scuola, sport, cultura senza avere bisogno di alimentarsi con stanchi riti che nel nostro Paese evocano violenza, mancanza di libertà e di democrazia. A Monza possiamo essere conservatori, progressisti, moderati, e possiamo esprimerlo liberamente. Perchè dal 1946 c'è una Repubblica nata da grandi valori e anche dalle ceneri di altrettanto grandi errori. E perché dal 1948 c'è una Costituzione che garantisce i diritti di tutti, ma chiede anche a tutti di rispettare alcuni doveri necessari a rendere possibile la convivenza civile".
Sinistra Italiana
Su quanto accaduto si è espresso anche il partito Sinistra Italiana Monza e Brianza attraverso le parole delle segretaria Giovanna Amodio, e di Paola Pozzoli, responsabile antifascismo della Segreteria
"Nella mattinata del 12 luglio si è svolto presso il Duomo di Monza il funerale di Davide Cattaneo, fondatore di Avanguardia Nazionale a Monza.
Avanguardia Nazionale è stata un'organizzazione neofascista fondata il 25 aprile 1960 da Stefano Delle Chiaie, aderente al MSI fino al 1956, poi seguace di Pino Rauti in Ordine Nuovo fino al 1960.
Avanguardia Nazionale è stata un'organizzazione terrorista dell’estrema destra nera, stragista e golpista, attiva nel periodo della strategia della tensione per minare lo Stato democratico ed istituire un regime autoritario.
Ricordiamo, tra i numerosi episodi di violenza, la strage di Piazza Fontana a Milano e il golpe Borghese.
Il 5 giugno 1976 il tribunale di Roma condannò gran parte dei dirigenti e degli attivisti di Avanguardia Nazionale per ricostituzione del disciolto partito fascista.
Avanguardia Nazionale fu dichiarata fuori legge e disciolta formalmente nel 1976 per effetto della legge Scelba.
Bastano queste poche righe storiche a condannare quanto avvenuto a Monza.
Le bandiere di Avanguardia Nazionale posizionate davanti all’altare e al portone di entrata del Duomo.
I camerati neri disposti in ordine squadrista sul sagrato. L’urlo del “Presente” e il saluto romano.
Vergognoso il consenso delle autorità religiose che, a detta degli organizzatori, sarebbero state avvisate del cerimoniale neofascista.
Ancora una volta nessun intervento delle forze dell’ordine a difesa della Legge e dell’ordine democratico e costituzionale.
Da che parte si schiererà il centrodestra Monzese?"
MonzAttiva "Le cerimonie funebri cattoliche celebrano un rito religioso, non un’ideologia"
Critiche anche da MonzAttiva:
"Ieri (sabato ndr) abbiamo assistito a un pericoloso rigurgito fascista. Le braccia tese, il saluto “presente”: la liturgia dell’estrema destra in piena regola. Quello andato in scena ieri, nel Duomo e sul suo sagrato e’ qualcosa di aberrante, che stride con i valori democratici del nostro Paese.
Le cerimonie funebri cattoliche celebrano un rito religioso, non un’ideologia, come invece è accaduto. Quello a cui i monzesi hanno assistito non è un rito privato, perché tutto è accaduto in uno spazio pubblico, a cui si aggiungono la valenza del luogo in cui il fatto è avvenuto e la diffusione delle immagini e dei video attraverso la rete. Abbastanza per configurare il reato di apologia del fascismo, previsto dal nostro ordinamento giuridico dal 1952, con la cosiddetta Legge Scelba".
Critiche dal Partito Liberaldemocratico
Infine le parole di Francesca Pontani, della sezione monzese del Partito Liberaldemocratico:
"Monza è una città antifascista. L’Italia è un Paese antifascista. La sua Costituzione lo è. Punto.
Il Partito Liberaldemocratico condanna con fermezza quanto accaduto sabato in Duomo a Monza.
Ogni forma di nostalgia fascista, ogni gesto, simbolo o messaggio che richiami ideologie autoritarie e antidemocratiche è inaccettabile, in spregio ai valori fondanti della nostra Repubblica.
La Costituzione italiana, nata dalla Resistenza, è chiara: l’antifascismo è il fondamento stesso della nostra democrazia. Nessuna ambiguità può essere tollerata.
Chiediamo che vengano prese tutte le opportune decisioni e iniziative da parte delle autorità competenti, affinché episodi di questo tipo non si ripetano e si riaffermi con forza il principio di legalità e rispetto dei valori democratici.
Il Partito Liberaldemocratico sarà sempre dalla parte della libertà, della memoria storica e della Costituzione".