«Tornati dalle ferie, la casa svaligiata»
Il racconto di una famiglia di Triante dopo la visita dei ladri acrobati: "L’unico obiettivo era la camera matrimoniale"

E’ stato un rientro dalle ferie amaro per molte famiglie di Triante a Monza, un quartiere preso di mira dai ladri acrobati (come abbiamo raccontato qui). Una di queste (residente nella zona delle piscine), non solo ha sporto denuncia, ma ha voluto raccontare quello che è accaduto.
Il furto in casa
Al rientro a casa, venerdì, infatti, i coniugi hanno trovato l’abitazione svaligiata.
«Ciò che ci ha colpito è stata l’estrema precisione: nessun disordine superfluo. I ladri sono andati a colpo sicuro in camera nostra e hanno aperto tutte le scatole, fino a trovare oro, gioielli, orologi, tutti regalo di comunioni, cresime, oggetti di famiglia a cui eravamo legati, come l’anello di mia moglie di fidanzamento o la catenina che le avevo regalato - racconta il marito - Dire addio a tantissimi oggetti legati alla nostra vita, indipendentemente dal valore economico, è stato duro».
Sul posto c’è stata anche la Polizia per un sopralluogo e quello che è emerso è stata un’azione studiata nei minimi dettagli. I ladri hanno alzato la tapparella senza romperla, poi hanno praticato un foro nel vetro di appena dieci per cinque centimetri, sufficiente a introdurre uno strumento che ha permesso di sbloccare la portafinestra. Una volta entrati, si sono mossi con estrema selettività: non hanno toccato cucina, bagno né la camera della figlia.
Come hanno colpito
L’unico obiettivo era la camera matrimoniale, dove hanno aperto l’armadio, posato sul letto le scatole trovate e le hanno aperte una a una. Hanno portato via i preziosi (probabilmente per la semplicità di ricettazione), lasciando invece intatti computer e altri dispositivi tecnologici.
«Evidentemente avevano un metal detector o qualcosa di simile – aggiunge il proprietario – Abbiamo fatto l’elenco di cosa manca, ma le Forze dell’ordine ci hanno fatto capire che ormai l’oro sarà già stato tutto fuso per ricettarlo più velocemente». La famiglia ha lanciato anche un appello: «Sappiamo di non essere i primi, quindi se qualcuno dovesse avere qualche informazione lo dica alle forze dell’ordine». All’Amministrazione invece hanno segnalato: «La mancanza di illuminazione non aiuta il quartiere. Non c’è sicurezza così».