Bagnino volontario salva la vita ad un bambino che rischia di soffocare per un pezzo di plastica
E’ accaduto domenica sulla spiaggia di Colico: provvidenziale l’intervento del brioschese Corrado Riva

Professionalità, freddezza e immediatezza nei soccorsi. Così il brioschese Corrado Riva dell’Acsn (Associazione cinofila di salvataggio nautico), con le manovre di disostruzione pediatriche messe in atto, ha salvato la vita ad un bambino di otto mesi che rischiava di soffocare dopo aver ingerito la linguetta di plastica posta a chiusura di un pacchetto di fazzoletti di carta.
E’ successo domenica scorsa sulla spiaggia La Breva, a Colico, nei pressi del Seven Park.
Bagnino volontario salva la vita ad un bambino che rischia di soffocare per un pezzo di plastica
Riva, titolare della storica Fornace Artistica di Fornaci fondata nel 1922 da Augusto Rebattini e Guido Persico, era in servizio come volontario de «Gli Amici di Claudio», associazione impegnata a garantire la sicurezza dei bagnanti sul Lago di Como, promuovendo la prevenzione degli incidenti e l'intervento tempestivo in caso di emergenza. Domenica il brioschese era stato chiamato sulle sponde del lago a Colico con il suo Golden Retriever.
«Erano circa le 11,30, quando sento delle grida di aiuto. Mi volto di scatto e vedo una mamma agitatissima che chiede soccorso per il proprio figlio - racconta al giornale - Non ci penso un attimo, prendo il bambino e inizio ad effettuare le prime manovre di disostruzione delle vie aeree. Giro il piccolo sulla pancia e inizio a dare dei colpi alla schiena. Nel frattempo la mia collega ha allertato il 112. In quei minuti non ho ascoltato nessuno e, con tutta freddezza, ho messo in atto quanto avevo imparato al corso. Ad un certo punto il piccolo rigurgita qualcosa, forse un po’ di catarro. Ho proseguito a fare le manovre però vedevo che stava già meglio. Non avevo capito se avesse già fatto fuoriuscire dalla bocca quello che aveva ingerito, per questo ho proseguito a fare le manovre. Nel frattempo si è avvicinato un giovane medico e ho affidato a lui il bimbo. Il dottore ha ripetuto le mosse in maniera un po' più decise delle mie. Il bimbo era salvo e aveva già buttato fuori una linguetta di plastica», ha spiegato ancora raccontato Corrado Riva.
L'arrivo dei soccorsi
Sul posto sono poi arrivati i soccorsi che, per precauzione, hanno trasportato il piccolo in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.
Dagli esami non è risultato più nulla, ciò che aveva ingerito lo aveva sputato grazie alla prontezza del bagnino volontario.
«Di solito non mi agito, in questi momenti cerco di mantenere tutta la calma possibile, poi dopo ti sale l’adrenalina. La nonna del bambino è venuta a ringraziarmi di persona e mi aveva spiegato che gli aveva dato in mano il pacchetto di plastica dei fazzoletti per distarlo un po’ e perché faceva rumore, si è accorta solo dopo che mancava la linguetta rossa che chiude il pacchetto e che dunque l’aveva ingerita. Questa per me è stata la mia prima volta, soprattutto su un piccolo; sono sempre situazioni delicate, anche perché ho sempre eseguito le manovre sui manichini nelle formazione e oggi ho messo in pratica quanto appreso su un neonato» ha concluso il bagnino volontario.
Corrado Riva, da sette anni, opera come bagnino e bagnino cinofilo nella zona di Bellano e dove lo chiamano le associazioni con cui collaborano. L’anno scorso aveva ottenuto anche il patentino per accompagnare i disabili in acqua e di operatore di pet-therapy con il suo Golden Retriever ed è costantemente aggiornato con corsi di salvataggio, come l’uso del defibrillatore e disostruzione delle vie aeree.