Il Gip ha disposto gli arresti domiciliari per l'architetto Pella
Il professionista è un volto conosciuto a Concorezzo e non solo per via di numerosi progetti portati avanti con la società J+S

Arresti domiciliari per l'architetto concorezzese Federico Pella. Così ha deciso il Gip in merito all'inchiesta sull'urbanistica che ha travolto Milano nelle scorse settimane. Ai domiciliari, oltre a Pella, anche l’immobiliarista Catella, l’assessore dimissionario Tancredi, l’ex presidente della Commissione Paesaggio, Marinoni e l’architetto Scandurra. Invece si aprono le porte del carcere per il costruttore Bezziccheri.
Con tutta probabilità i sei coinvolti proporranno ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’annullamento o la revoca della misura cautelare
Gli arrestati proporranno ricorso al Tribunale del Riesame
Ora gli avvocati dei sei arrestati, dicevamo, coinvolti nell'inchiesta a vario titolo, proporranno ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’annullamento o la revoca della misura cautelare ottenuta dai pm Siciliano-Petruzzelli- Filippini-Clerici: e la loro istanza difensiva verrà valutata dai giudici della sezione feriale di turno in agosto, perché in tema di libertà personale non esiste sospensione estiva dei termini.Pella, ricordiamo, è il progettista anche delle Terme di San Siro. Architetto e socio della società di progettazione integrata J+S, Pella, ricordiamo, ha partecipato a numerose iniziative di rigenerazione urbana. Tra le più significative, la riqualificazione delle ex Scuderie de Montel a San Siro, trasformate nel progetto "Terme de Montel", vincitore del bando internazionale Reinventing Cities.
L'interrogatorio davanti al Gip di mercoledì della scorsa settimana
Lo scorso 23 luglio, ricordiamo, Pella, accompagnato dall’avvocato Marco Messora, era stato convocato e interrogato dal Gip Mattia Fiorentini per l’interrogatorio preventivo. Respingere le accuse, escludere «interessi privati», depotenziare il bisogno degli arresti facendo un passo indietro su alcune cariche per sgombrare il campo dal rischio di reiterazione. Ecco la linea di difesa asottata dallo stessso Pella il quale, durante l'interrogatorio di garanzia, aveva negato ogni addebito, come aveva confermato il legale al Giornale di Vimercate.
"L’architetto Pella ha rigettato ogni forma di responsabilità e chiarito qual’era il suo operato - aveva sottolineato Messora - Abbiamo prodotto una memoria e prodotto documenti ad ulteriore dimostrazione di quello che ha dichiarato durante l’interrogatorio. Per noi non esiste un patto corruttivo e non esiste la necessità di misure cautelari dato che non c’è alcun pericolo di fuga e di reiterazione del reato".
Chi è Federico Pella
E' stato il professionista concorezzese ad aver riportato in vita il parco termale urbano più grande d’Europa, che attinge alle acque termali dell’epoca romana (II d.C.) e decantate da Bonvesin de la Riva (1288). La grande struttura delle Terme De Montel (16.000 metri quadrati) prende il nome dal banchiere Giuseppe De Montel. Fu lui, nel 1915, a ordinare la costruzione di meravigliose scuderie Liberty che oggi rinascono all’insegna del benessere e della terapia naturale, con un filo rosso che attraversa i secoli.
Il coinvolgimento della sua società nell'inchiesta che scuote Palazzo Marino
Il coinvolgimento di Pella nell’indagine riguarderebbe presunti rapporti privilegiati nella gestione dei procedimenti, in particolare per pratiche edilizie promosse da imprese legate ad ambienti consortili.
Per gli inquirenti la sua J+S (ricordiamo che Pella nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni da tutte le cariche sociali) sarebbe tra le società che dispensava "alte parcelle per incarichi privati" a Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino e l’architetto avrebbe stretto con lui "un patto corruttivo", la sua azienda "è fra gli operatori della finanza immobiliare e proprietari di aree, coinvolti nei maggiori interventi urbanistico-edilizi" del capoluogo lombardo al fine di "perseguire l’obiettivo di attuare un Piano di governo del territorio (Pgt) ombra"
La firma di Pella su molti progetti
La firma di Pella, ricordiamo, compare dietro a tutti i grandi progetti realizzati in Lombardia negli ultimi anni: da Pedemontana alla Rho-Monza, dalle Terme di Milano fino alla nuova scuola elementare di Concorezzo che, come dicevamo, sta sorgendo in via Ozanam. Per quest'ultima opera l'architetto si è occupato dello studio di fattibilità.
Nel suo ricco curriculum troviamo anche la collaborazione con l’Unesco per un intervento in Portogallo, un lavoro a quattro mani con studi newyorchesi per la stesura di uno dei 10 progetti finalisti per la nuova sede della Regione, e quella con lo Studio Boeri dell’archistar Stefano (coinvolto nella stessa inchiesta) per un piano urbanistico - “Il Parco delle Ecologie“ - a Bollate e per il concorso per la nuova casa della Camera di Commercio di Monza.