Il Consiglio comunale dichiara guerra alla ludopatia
Un "sì" unanime da tutta la politica alla mozione di "Io Scelgo" che chiede la limitazione degli orari di funzionamento delle slot machine

Il contrasto alla ludopatia unisce maggioranza e opposizione. Sì, unanime, del Consiglio comunale di Villasanta all’ordine del giorno presentato da "Io Scelgo" che chiedeva una riduzione delle ore di funzionamento degli apparecchi per il gioco d’azzardo presenti sul territorio comunale.
Il Consiglio comunale dichiara guerra alla ludopatia
Una richiesta, quella pervenuta dalla squadra di minoranza, che mira principalmente a tutelare le fasce più fragili della popolazione e dunque potenzialmente a rischio dipendenza, con gravi ricadute di carattere sociale ed economico:
"Il gioco d’azzardo, seppur lecito, può degenerare in una forma patologica con conseguenze devastanti per le persone e le famiglie coinvolte - le parole del consigliere Vittorio Cazzaniga - Il Comune di Villasanta ha già dimostrato attenzione al tema della ludopatia sostenendo iniziative di sensibilizzazione e prevenzione: considerato che la normativa vigente consente ai Comuni di adottare provvedimenti finalizzati alla limitazione degli orari di utilizzo degli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, la nostra richiesta al sindaco è quella di predisporre un’ordinanza che limiti gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco e che promuova ulteriori iniziative di prevenzione e sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo patologico, anche in collaborazione con enti e associazioni attive sul territorio".
Stop alle macchinette in certi orari
In particolare la richiesta individua anche quelle che potrebbero essere le fasce orarie per lo spegnimento delle macchinette: tra le 7 e le 9, tra le 13 e le 14 e tra le 16 e le 18. Stando ai dati in possesso dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sul territorio comunale a oggi sono presenti 11 attività dove risultano attive strumentazioni dedicate al gioco d’azzardo legalizzato:
"Nel 2016 è stata effettuata una mappatura dei locali con apparecchi da gioco e dei luoghi sensibili - ha specificato l’assessore Valeria Bassani - La normativa prevede che le nuove installazioni debbano rispettare la distanza di 500 metri da luoghi sensibili (scuole, chiese, oratori...). Stando a queste limitazioni, a oggi non ci sono realtà compatibili con nuove installazioni: anzi dal 2016 si è registrata la diminuzione di tre punti gioco che non potranno più essere ripristinati in futuro".
Un'ordinanza per arginare il fenomeno
Allo stato attuale, dunque, l’Amministrazione non prevede richieste per nuove installazioni:
"Detto questo riteniamo fondamentale contrastare il gioco d’azzardo patologico e intendiamo avviare una valutazione approfondita per comprendere l’entità del fenomeno sul territorio comunale e attuare misure di contenimento, anche in termini di orari di funzionamento degli apparecchi".
In questo senso lo strumento utile potrebbe essere quello di un’ordinanza sindacale "che però deve essere adeguatamente motivata e specificatamente riferita ad apparecchi di intrattenimento", dimostrando inoltre "che tali misure non comportino uno spostamento della domanda verso altre forme di gioco e in particolare verso quello illegale".
La legittimità di un’ordinanza dunque dovrà essere supportata da dati e analisi del fenomeno: "C’è tanta giurisprudenza in merito e siamo disponibili a fornirla", ha aggiunto l’avvocato Gianbattista Pini, di "Villasanta Civica" che si è detto favorevole all’ordine del giorno definendo la proposta "mirata e comunque all’interno di quella limitazione che un’ordinanza sindacale può prevedere in quanto su questo tema non è la legislazione statale che può intervenire, bensì quella comunale".
"Prevenzione nelle scuole"
Un "sì" di tutto il Consiglio, dunque, anche se la proposta di "Io Scelgo" è stata emendata dalla maggioranza, che ha chiesto però di aggiungere qualche elemento all’ordine del giorno:
"Ben venga questa proposta dei colleghi - ha sottolineato Patrizia Bestetti - Chiederei un maggior impegno all’Amministrazione non solo con regolamentazione delle fasce orarie, ma anche con un percorso di iniziative volte a prevenire un problema che tocca tutti, non solo quelle più fragili. Dobbiamo partire dalla scuola e da tutte la agenzie educative per costruire un percorso che vada a ridurre sensibilmente questa dipendenza".
Croce Rossa già in prima linea
Chi da tre anni sta lavorando per combattere contro la ludopatia è il comitato di Villasanta della Croce Rossa Italiana, che grazie al progetto "Slottiamo" si pone l’obiettivo di dare una prima, efficace, risposta a una dipendenza:
"Che in realtà è molto più subdola rispetto alle altre, perché è meno riconoscibile - spiegano i referenti - Chi soffre di questo disturbo del comportamento spesso non se ne rende conto, perché è convinto che il gioco sia un semplice passatempo, uno svago. E invece è molto di più, è una dipendenza a tutti gli effetti che rischia di stravolgere la vita di tutti i giorni".
Ecco perché nel percorso offerto attraverso il programma vengono accolti non solo i giocatori, ma anche i familiari, che diventano un fondamentale supporto nel recupero psicologico di chi ne ha bisogno:
"L’obiettivo è duplice - proseguono i responsabili - Da una parte c’è quello di garantire un supporto, dall’altro invece c’è quello di creare sensibilizzazione e dunque fare prevenzione attraverso gli incontri che proponiamo. Questo progetto, che sul territorio di Villasanta proponiamo dal 2023 in forma gratuita, è innovativo perché prevede anche la presenza di uno psicologo in grado di fornire un’assistenza fondamentale a chi chiede aiuto. In questa maniera andiamo primariamente a intercettare un bisogno: quello che forniamo è il primo passo di un percorso che poi deve diventare personale, reso possibile grazie ai tanti servizi sanitari attivi sul territorio provinciale e non solo, come il Sert o agenzie simili".
Un "giro" da 150 miliardi l'anno
Per quanto riguarda i numeri, dalla Croce Rossa fanno sapere che gli accessi, in questi tre anni, sono stati tutto sommato contenuti e spesso si tratta di soggetti provenienti da fuori città, "ma ogni persona che si rivolge a noi rappresenta un risultato importantissimo". Un progetto su cui resta di cruciale rilevanza investire, insomma, anche per potenziare altri strumenti utili a contrastare un fenomeno in crescita:
"Nel 2023 sono stati giocati d’azzardo 150 miliardi di euro - dicono ancora i referenti - I numeri sono in crescita, soprattutto per quanto riguarda la fascia dei più giovani, che oggi hanno un accesso, spesso incontrollato e spesso inconsapevole, a diverse forme di gioco, come le piattaforme online. E’ un fenomeno preoccupante su cui bisogna mantenere alta l’attenzione. Gli strumenti per prevenire e monitorare le attività comunque ci sono: nel 2018 è stato introdotto l’applicativo “Smart”, con cui la Polizia locale ha la possibilità di verificare l’andamento, gli orari e i flussi legati alle apparecchiature dedite al gioco d’azzardo. Misure di controllo e di prevenzione importanti se vogliamo continuare a contrastare la ludopatia e le sue ricadute sociali".