Grande festa per Mariuccia centenaria
Brindisi con i parenti, il personale della struttura e l'assessore ai Servizi sociali, Laura Capelli. La nipote ricorda: "E' sempre stata uno spirito libero"

A Seregno una nuova centenaria. Nella mattinata odierna, 12 agosto, Maria Selva ha festeggiato l’importante compleanno alla Rsa Ronzoni Villa della Fondazione Don Gnocchi, dove risiede. Per lei l’affetto dei parenti, degli ospiti e del personale della struttura, oltre agli auguri dell’assessore ai Servizi sociali, Laura Capelli.
Maria Selva è centenaria
Maria Selva, da tutti conosciuta come Mariuccia, è nata in casa il 12 agosto 1925 a Cima, piccola frazione di Porlezza, a breve distanza dal confine con la Svizzera. "Ha frequentato la scuola dei Balilla e ha lavorato in fabbrica, poi come donna di servizio proprio nella vicina Svizzera - racconta la nipote di Lissone - Ha vissuto anche l’esperienza della guerra, con il rumore degli spari dei fucili, i partigiani nascosti in montagna traditi e giustiziati, a cui è dedicato il cimitero di Cima”.
"Uno spirito libero"
A differenza delle donne della sua epoca, Mariuccia non ha voluto diventare massaia e dedicarsi alla famiglia. “E’ stata uno spirito libero. Aveva la terza elementare, ma era brava a fare i conti e non sbagliava mai di una lira o di un franco svizzero i suoi bilanci annuali, rigorosamente trascritti sull’immancabile agendina nera. Ha migliorato l’arte culinaria dalla signora svizzera per cui lavorava. Le cene che preparava e serviva agli ospiti erano apprezzatissime. E’ andata in pensione quando è caduto il muro di Berlino”, nel 1989.
Le estati da Mariuccia
La nipote ricorda di aver trascorso con sua sorella tante estati da Mariuccia, a godere del fresco di Cima: “Ad agosto ci raggiungevano anche i miei genitori e quando tornavamo a casa, la zia diceva a tutti che cominciava la sua vacanza. Però credo che fosse contenta di non essere sola durante tutto l’anno, non per troppo tempo perché lei da sola stava bene. La sua storica vicina di casa affermava che Mariuccia apparteneva al “club dei nati stanchi”, non faceva mai più del necessario e infatti è scampata a due infarti. Io adoravo andare dalla zia; quando ero piccola mi faceva trovare i palloncini appesi al gancio del salame e da grande ci piaceva pianificare il menù del giorno”.
Un'altra centenaria alla Rsa Don Gnocchi
Quando non è più stato sicuro vivere da sola, Maria Selva si è avvicinata alla sorella e ha vissuto a Seregno. Alla morte del cognato si è trasferita con la sorella a Carugo, vicina al pronipote, quindi si è sistemata alla Rsa di Santa Valeria. “E’ assistita bene. La donna che è stata non è che un ricordo, ma è ancora la nostra Mariuccia”.