La testimonianza

«Ho sentito la chiamata»

La testimonianza del 50enne Stefano Pirotta, residente a Villasanta ma volontario nella parrocchia Sant’Eustorgio

«Ho sentito la chiamata»

Dopo Antonio Perrone Villasanta potrebbe avere, tra qualche anno, un nuovo diacono permanente. Una vocazione nata all’interno del matrimonio e vissuta come servizio alla Chiesa e ai fratelli più bisognosi. Una «chiamata» a diventare ministro di Dio avvertita nel cuore e nell’anima poco meno di una decina di anni fa.

«Ho sentito la chiamata»

Una bellissima testimonianza di fede quella del 50enne villasantese Stefano Pirotta. Classe 1975 il volontario svolge diversi ruoli nella comunità pastorale arcorese: ministro straordinario dell’Eucaristia, animatore dei gruppi di ascolto della Parola di Dio e volontario Caritas nella parrocchia di Sant’Eustorgio di Arcore. Lunedì prossimo, 8 settembre, Pirotta, nato e cresciuto nella parrocchia di San Fiorano, parteciperà, in Duomo a Milano, al rito di ammissione dei candidati al diaconato permanente che sarà presieduto dall’arcivescovo Mario Delpini.

Il diaconato permanente, ricordiamo, è un ministero ordinato nella Chiesa Cattolica riservato a uomini, sposati o celibi, chiamati a servire la Chiesa nella triplice dimensione della Parola, della Liturgia e della Carità, a volte mantenendo la propria professione civile. I diaconi permanenti non sono sacerdoti, ma ministri sacri che, mediante la consacrazione con l’imposizione delle mani, partecipano alla missione di Cristo. Le loro funzioni includono la predicazione, la catechesi, la proclamazione del Vangelo, l’assistenza in liturgia (anche nella distribuzione della comunione), l’amministrazione di battesimi, dei matrimoni e dei funerali, e un ruolo attivo nell’assistenza ai bisognosi e ai poveri.

La vita privata e il lavoro

Sposato con Cinzia dal 2017 Pirotta può vantare una carriera professionale brillantissima. E’ laureato in Economia (titolo conseguito all’Università Cattolica di Milano) e attualmente lavora come responsabile della pianificazione e produzione per una multinazionale. Dopo un lungo discernimento vocazionale, nel 2018, un anno dopo il sì a Cinzia, Stefano ha iniziato gli studi teologici all’istituto di Scienze religiose di Milano.

«Proprio in quegli anni presi contatto con l’equipe di formazione al Diaconato permanente – ha sottolineato il 50 enne – La mia fede è maturata sempre più all’interno della parrocchia di San Fiorano, dove ho iniziato a svolgere diverse attività in parrocchia a partire dal 2005. Grazie all’assistenza spirituale di don Eugenio Perego, don Emanuele Spada e poi di don Giuseppe Angiari (quest’ultimo attuale vicario parrocchiale a San Fiorano e padre spirituale del 50enne, ndr) ho maturato, giorno dopo giorno, la decisione di dedicarmi sempre più attivamente alla vita della Chiesa. E così ho deciso di intraprendere il cammino verso il diaconato permanente con la volontà di mettermi al servizio della Chiesa per stare accanto alle persone in maniera ancora più approfondita. Nel 2022 ho iniziato il percorso ufficiale verso il diaconato che mi ha portato ad iniziare la mia opera nella parrocchia di Sant’Eustorgio che porto avanti ormai da tre anni».

Una fede fortissima

Una decisione, quella di rispondere alla «chiamata» che, per stessa ammissione di Pirotta, ha alla base una fede consolidata negli anni.

«Se non c’è una vocazione alla base, che viene verificata con il proprio padre spirituale, è difficile prendere questa decisione – ha proseguito Pirotta – Alla base c’è un grande amore per Cristo e una fede nata fin da piccolo in famiglia. Devo dire che, oltre ai sacerdoti che ho incontrato lungo il mio cammino spirituale, un’altra figura importante che mi ha aiutato in questi anni è stata quella di Antonio Perrone, anch’egli villasantese, diacono permanente che venne ordinato nel 2007 e che svolge la sua attività all’interno della comunità pastorale Madonna dell’Aiuto di Villasanta. «Siamo molto vicini e molto amici, anzi sono vent’anni che ci frequentiamo e ho conosciuto proprio grazie ad Antonio la figura del diaconato – ha concluso Pirotta – Per il prossimo anno pastorale continuerò la mia attività a Sant’Eustorgio, poi ovviamente deciderà l’arcivescovo le eventuali future destinazioni».