Ferito e con poche speranze, in Brianza ha trovato una nuova amica che si cura di lui, con cui c’è un feeling speciale. La storia di rinascita per Mister No – Sardino, un incrocio maremmano tutto bianco, inizia quando, con una ferita profonda a una gamba, arriva alla clinica veterinaria Duemari di Oristano, in Sardegna. Una struttura particolarmente avanzata per la cura degli animali con veterinari e specialisti molto esperti, capaci di affrontare interventi anche molto complicati, e si occupano di cure oncologiche. Essere arrivato lì è stata la sua fortuna. Sì perché a Oristano la strada di Sardino si è incrociata con quella di Isotta Como, residente a Desio.

Tra Isotta e Sardino è stato amore a prima vista
Per poterlo aiutare e farlo tornare a camminare i medici della clinica hanno proceduto con una ricostruzione dei tessuti, il bandage tie over. Così il quattro zampe, piano piano, ha ripreso a camminare, pur con le limitazioni dovute alle ferite che lo hanno menomato. Isotta a quell’epoca aveva perso da poco il suo adorato Limba, per una gravissima malattia, quando ha conosciuto Sardino. Entrambi due incroci maremmani. E’ sembrato quasi un segno del destino alla desiana incontrare un nuovo amico a quattro zampe, dal pelo bianco; era come poter riavere con sé Sardino. Ed è stato amore a prima vista.
Così, dopo le cure ricevute nella nota clinica in Sardegna, Sardino con la staffetta è arrivato a Desio. Tante le coincidenze, dalle origini alla Sardegna, alla clinica veterinaria, ma quel che conta di più è l’accoglienza che ha trovato, con una nuova vita davanti, grazie a Isotta Como, che ha potuto rivedere in lui il suo dolce Limba, curato nella stessa struttura, con affetto e dedizione.
«I medici della clinica di Oristano mi avevano indirizzato a un chirurgo molto bravo a Bergamo, purtroppo la malattia di Limba era troppo grave e le cure non hanno potuto guarirlo. Sentire che nella stessa struttura in Sardegna era arrivato un altro cane, con le stesse caratteristiche, è stato veramente una fortuna. Ho pensato subito di adottarlo e a settembre festeggeremo il primo anno insieme».