A fronte della sempre meno diffusa abitudine di avere contanti con sé, anche la Chiesa corre ai ripari e cerca di porre rimedio al calo delle offerte tradizionalmente erogate sotto forma di moneta, offrendo la possibilità di effettuare donazioni con carta o bancomat.
Niente monete? In Duomo si può usare il bancomat
A Monza il Duomo è basilica «pioniera» di questo sistema: entrando, sulla navata a destra, è stato infatti recentemente installato un totem per i pagamenti digitali. Tre le voci sull’interfaccia per le quali i fedeli possono dare l’obolo: candele, offerte, progetti. Per tutte è prevista la possibilità di donare da 1 a 50 euro. Accanto all’interfaccia, il pos dove appoggiare carte e bancomat per effettuare l’offerta selezionata. Ma il Duomo di Monza non è un unicum in Italia. La presenza della colonnina al suo interno rientra nel progetto che si chiama Cento totem in cento chiese ed è stato avviato dal Banco Bpm insieme ad alcune diocesi e col via libera da parte della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana.
L’iniziativa: 100 totem in tutta Italia
L’obiettivo – hanno fatto sapere dall’istituto di credito – «è portare l’innovazione dei pagamenti digitali nei luoghi di culto, facilitando le donazioni e sostenendo le attività sociali delle parrocchie e delle diocesi».
L’iniziativa, avviata lo scorso novembre, prevede entro il 2025 l’installazione di 100 totem dotati nelle chiese italiane più frequentate da visitatori e fedeli.
Questi dispositivi permettono, sottolineano ancora dalla banca, «di effettuare donazioni rapide e sicure tramite carte di pagamento e applicazioni digitali, contribuendo a sostenere progetti sociali e attività ecclesiali».
Il sistema, dotato di una grafica semplice e intuitiva, utilizza un pannello touchscreen multilingua (oltre all’italiano, c’è l’inglese e il tedesco) e poche schermate per facilitare l’uso.
Si tratta, spiegano, «di una modalità di pagamento facile, veloce e sicura, che garantisce la riservatezza dei dati, poiché non richiede registrazioni o l’inserimento di informazioni personali».
Ci sono anche in Vaticano e ad Assisi
Le prime installazioni di totem sono avvenute nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, nelle Basiliche di Assisi e presso l’infopoint del Vaticano, poi si è partiti con una prima tranche di pos in trenta chiese distribuite in tutta Italia, Monza compresa.
«Questo progetto consente di dare continuità al percorso di ricerca e sperimentazione avviato da circa due anni, con l’obiettivo di individuare strumenti digitali di raccolta fondi adatti alle specificità delle realtà ecclesiali italiane», aveva evidenziato in una nota l’economo della Cei, don Claudio Francesconi, quando era stata lanciata l’iniziativa alla fine dello scorso anno – Il tema dei pagamenti digitali è stato al centro di un nostro recente convegno nazionale, in cui sono state presentate numerose soluzioni tecnologiche in grado di rispondere ai diversi bisogni delle comunità parrocchiali, dalle più grandi alle più piccole».
Un’iniziativa, aveva concluso, «che si inserisce in un dialogo ampio che stiamo portando avanti con le istituzioni e gli operatori del settore, nella convinzione che trasparenza, tracciabilità e valorizzazione della generosità dei fedeli siano obiettivi condivisi, concreti e raggiungibili attraverso un lavoro comune, rispettoso delle peculiarità ecclesiali».