Dedicare il prossimo Giovannino d’oro alla Memoria a Enzo Redaelli. Il Consiglio comunale di Monza lunedì sera si è fermato per ricordare lo storico dirigente sportivo scomparso mercoledì 17 settembre 2025 all’hospice San Pietro all’età di 84 anni.
Il ricordo di Enzo Redaelli in Aula
Un minuto di silenzio e l’annuncio della proposta di conferirgli il Giovannino d’Oro alla memoria hanno suggellato il cordoglio delle istituzioni cittadine.
Ad aprire i ricordi in aula è stato Andrea Arbizzoni, ex assessore allo Sport e oggi consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato la passione e il contributo dato da Redaelli alle società sportive monzesi, in particolare al calcio e all’hockey.
Poi la parola è passata ad Ambrogio Moccia, assessore e amico personale di Redaelli, che ha rotto il pudore con cui avrebbe voluto custodire il proprio dolore: «Gli interventi dei colleghi mi hanno dato la forza per venire allo scoperto. Enzo Redaelli è stato una delle persone più trasparenti che io abbia conosciuto ed era un mio amico».
La proposta di Moccia: il Giovannino d’oro
Moccia ha ricordato la competenza e la signorilità di Redaelli, capace di coniugare passione sportiva e valori autentici: «La sua azione sul territorio monzese è sempre stata improntata a riserbo, efficacia, competenza e a una trasparenza di comportamenti straordinaria. Era una persona da Giovannino d’Oro, lo penso fortemente. Mi auguro che, quando sarà il momento di ragionare sull’assegnazione di questo riconoscimento alla memoria nel 2026, il suo nome torni di viva attualità, con un’iniziativa che sia davvero condivisa da tutti».
Redaelli è stato una figura di primo piano nello sport monzese e nazionale: consigliere e poi presidente dell’Hockey Club Monza nei primi anni Ottanta, primo presidente eletto della Lega nazionale Hockey pista, dirigente della Fiamma Monza. Dal 1991 al 2004 ha ricoperto il ruolo di team manager del Calcio Monza, segnando un’epoca.