L'affondo del consigliere

“Sul Pride la sinistra ha paura della propria ombra”

Non si placano le polemiche dopo l'acceso dibattito scoppiato ieri, giovedì, in Consiglio Comunale

“Sul Pride la sinistra ha paura della propria ombra”

Non si placano le polemiche sul Brianza Pride dopo l’acceso dibattito scoppiato ieri, giovedì, in Aula a Monza, quando Fratelli d’Italia ha presentato un provvedimento urgente, tramite mozione d’ordine del consigliere Marco Monguzzi, per chiedere all’Amministrazione di Paolo Pilotto di ritirare il sostegno alla manifestazione in programma domani, il 27 settembre, ad Arcore.

La bagarre in Aula

Ieri la maggioranza ha respinto la richiesta senza aprire la discussione, negando anche la possibilità a Monguzzi di affrontare l’argomento per 20 minuti e in segno di protesta, la minoranza ha quindi lasciato l’aula, senza affrontare la discussione in programma sul bilancio. Al momento della prosecuzione con la discussione, l’unico consigliere rimasto in aula è stato Paolo Piffer (Civicamente)  che pure aveva votato a favore della discussione.

“Sul Pride la sinistra ha paura della sua ombra”

Ed è proprio il consigliere Piffer oggi a puntare il dito contro la Sinistra monzese “terrorizzata dalla sua stessa ombra preferisce nascondersi dietro un non voto – ha scritto – Qualche giorno fa è stato comunicato dagli organizzatori che al Pride di Arcore andrà in scena una “via Frocis”, una declinazione alternativa della più nota “via Crucis”. Ieri un consigliere di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione d’ordine per far discutere e votare la proposta di ritirare il patrocinio del Comune di Monza all’iniziativa. E la sinistra monzese l’ha bocciata, impedendo così il confronto e il voto”. A quel punto gli animi si sono scaldati: “Fuori microfono sono volate accuse reciproche e citazioni bibliche in una sorta di competizione a chi è più cattolico, più fedele ai valori cristiani, più elevato moralmente – ha ricostruito il consigliere di opposizione –  Dopo pochi minuti la “destra” ha deciso di abbandonare l’aula. Insomma, ancora una volta la destra ha fatto la destra (che piaccia o no) e la sinistra, messa sotto scacco, si è imboscata per non rischiare di far arrabbiare molti suoi elettori”.

“Il sindaco parteciperà al Pride?”

D’altra parte, ha proseguito ironico, “ve li immaginate Pilotto, Longoni e Riva a difendere la via Frocis e a convincere i loro elettori che si tratta solo di una provocazione? Ovviamente no. Meglio non parlarne quindi, far finta di niente e andare avanti. Cosa avrei fatto io? Io avrei votato a favore della mozione d’ordine e poi avrei votato contro la proposta di FdI rivendicando con orgoglio la mia posizione. Perché credo che il tema dei diritti civili sia un tema importante che debba essere portato avanti insieme ai diritti sociali, e il Pride è uno degli strumenti per andare in questa direzione. Mi piace l’idea della via Frocis? No, la trovo inutilmente irrispettosa e poco efficace, il rischio è di polarizzare ulteriormente le posizioni rispetto al Pride, mentre l’obiettivo dovrebbe essere quello di coinvolgere sempre più persone, anche quelle ancora un po’ scettiche. Ora però mi rimane un dubbio: secondo voi il Sindaco Pilotto che ha patrocinato, parteciperà al Pride?”