Via libera al Piano integrato di intervento per la realizzazione del grande data center, che porta in dote importanti novità viabilistiche e diverse altre opere pubbliche per la città, per un valore di circa 10 milioni di euro.
Il mega data center di Vimercate
La scorsa settimana il Consiglio comunale di Vimercate ha adottato il piano che riguarda l’intervento nel cosiddetto comparto At6. Si tratta della grande area verde, di proprietà di “Giambelli spa”, compresa tra via Santa Maria Molgora, via Bolzano e la Tangenziale Est. Un intervento di 90mila metri quadrati, 82mila dei quali destinati ad attività produttiva (il data center) e la parte rimanente a terziario direzionale (in un’area vicina, tra via Bolzano e via Trento, la strada che porta ad Agrate), che porta in dote anche un nuovo bosco da 40mila metri quadrati e (con opere a scomputo a carico del privato), come detto, ulteriori novità viabilistiche.
Non solo: la stessa operazione prevede anche la realizzazione di un nuovo magazzino comunale e della nuova sede della Polizia locale (nel comparto di via Brianza che già ospita la Protezione civile e i Vigili del fuoco), sempre a carico del privato, per un importo di 3 milioni di euro. E ancora, la sistemazione di altri uffici a Palazzo Trotti, sede del Municipio.

Un gruzzolo per la nuova piscina e non solo
Infine, oltre a ciò, anche l’incasso da parte dell’Amministrazione comunale di una cifra importante in oneri di urbanizzazione (circa 4 milioni e mezzo di euro), che potrà essere utilizzata, tra le altre cose, anche per abbattere una quota dell’importante mutuo che dovrà essere acceso per la realizzazione della nuova piscina comunale di via degli Atleti. Il tutto per una cifra complessiva, tra valore delle opere e soldi, che, come detto, si aggira attorno ai 10 milioni di euro.
Procedendo con ordine, il Consiglio comunale di mercoledì ha innanzitutto dato il via libera all’accordo di programma tra Comune e Provincia di Monza e Brianza per la realizzazione di opere stradali e il trasferimento di competenze per alcuni tratti.
Le nuove rotonde
Il succo di questo passaggio è la realizzazione di due rotatorie e di un nuovo tronco di strada. Una prima rotonda verrà realizzata tra via Santa Maria Molgora e via Rovereto. Oltre a ciò, via Rovereto, ora a fondo chiuso, verrà prolungata a formare un anello che sfocerà sempre su via Santa Maria Molgora.
E poi l’altra rotonda, forse ancora più attesa, tra via Bolzano e via Trento. Per intendersi l’incrocio all’altezza di «Cucine e cucine» e lo svincolo di uscita della Tangenziale Est. Un tratto a dir poco congestionato, in particolare nelle ore di punta, che attende da tempo una sistemazione.
La nuova sede della Polizia locale
Il Piano prevede un ulteriore standard aggiuntivo, ossia la realizzazione, come anticipato, del nuovo archivio e magazzino comunale nella zona del parcheggio dell’ex Esselunga di via Toti. E ancora, la realizzazione, nella sede ora occupata dal magazzino, del nuovo comando della Polizia locale, accanto all’attuale casa della Protezione civile.
Il sindaco e la vice
Soddisfazione per la chiusura dell’operazione è naturalmente stata espressa dal sindaco Francesco Cereda.
“Si tratta dell’operazione più grande in previsione a Vimercate – ha sottolineato in Consiglio comunale al momento del voto – Oltre alle opere a computo e alle monetizzazioni, lasceremo alla prossima amministrazione ulteriori 4 milioni e mezzo di euro da poter spendere”.
A tirare i fili dell’operazione nel suo complesso, la vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana, Mariasole Mascia, che ha chiuso una partita aperta da anni e che ha tenuto a sottolineare il grande sforzo compiuto dagli uffici di Palazzo Trotti.
Il dibattito
L’operazione ha ottenuto il via libera con il voto favore della maggioranza di centrosinistra. Dai banchi del Pd Guido Fumagalli ha ribadito che avrebbe “preferito che lì ci fosse un bosco – ha dichiarato – Siccome, però, ci sono diritti acquisiti che non potevano essere cancellati, l’Amministrazione ha ben operato nel garantirsi un ritorno in termini di opere pubbliche e di contenimento dell’impatto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, sempre per la maggioranza, anche Federica Villa di Indipendenti a Sinistra – Alleanza Verdi e Sinistra, che ha chiesto alla Giunta di vigilare soprattutto sul consumo di risorse (in particolare di acqua) che deriverà dall’insediamento del data center. E ha chiesto di perseguire la strada di progetti per il recupero del calore prodotto, da utilizzare per un impianto di teleriscaldamento in città a favore delle utenze domestiche. Infine, ha ribadito che i data center hanno ricadute minime in termini di nuovi posti di lavoro.
Le minoranze
Astenute, invece, le forze di opposizione. In particolare Patrizia Teoldi, Cittadini in Movimento, ha tenuto a sottolineare come la precedente Amministrazione 5 stelle avesse tagliato dal Pgt 17 ambiti di trasformazione, mantenendone solo 6. Tra questi, appunto, l’At6: “Una scelta praticamente obbligata”.
Per il centrodestra Giovanni Sala:
“Vediamo con favore il data center, seppur con tutte le attenzioni che l’operazione richiede. Credo che sia importante pensare sin da subito ad un progetto di teleriscaldamento per evitare che quell’energia vada persa. Bene anche la ricaduta occupazionale, che comunque sarà importante. Un investimento di prospettiva per i nostri figli, che mantiene la vocazione del nostro territorio”.