Entro la fine del 2026 Triante avrà la “nuova” piazza Giovanni XXIII, che potrà fare da cuore del quartiere di Monza, visto che lì sorgeva la storica cascina (poi demolita) che dava nome al circondario.
Tempistiche della nuova piazza
Per fine ottobre si concluderà la fase progettuale, poi ci saranno la gara e l’inizio dei lavori, che dureranno una decina di mesi (1,5 milioni di euro l’importo previsto).
Da tanti anni la piazza è un semplice slargo declassato a parcheggio, sia pur utilissimo per le decine di persone che frequentano ogni giorno i negozi circostanti, dal momento che l’area è quasi sempre al completo. Una prima ipotesi, anni fa, di semplice pedonalizzazione aveva suscitato proteste e raccolte di firme (anche ad opera di Forza Italia) per il timore di veder scomparire posti auto. Il progetto è stato aggiornato e rivisto da Amat, ed è stato presentato in un’assemblea pubblica al centro civico di Triante alla presenza delle assessore Irene Zappalà (Viabilità) e Andreina Fumagalli (Partecipazione) oltre a tecnici di Amat.
A essere interessate dalle modifiche in progetto anche viale Europa, via Monte Cervino e (forse) via Biancamano.
Modifiche anche viabilistiche
La soluzione proposta in via preliminare, e da affinare per arrivare al progetto definitivo, prevede la pedonalizzazione della piazza, con arredi urbani; via Monte Cervino resta com’è ora, così come i flussi tra via Cavallotti e via Vittorio Veneto (verrà a mancare solo l’attuale svolta continua a destra da via Monte Cervino in via Vittorio Veneto: si potrà sempre svoltare, ma con un semaforo); mentre viale Europa diventa tutto a senso unico in uscita su via Cavallotti e nel suo ultimo tratto vengono ricavati posti auto a pettine, su entrambi i lati.
Quanto alla piazza vera e propria, sarà in calcestruzzo drenante, con arredi e panchine. La Consulta Triante ha chiesto di valorizzare lo storico nocciolo presente. Il tutto con adeguata illuminazione e videosorveglianza, prevedendo magari anche un cartello o un mappa storica che ricordi la presenza dell’antica cascina da cui prende il nome il quartiere.
Il nodo dei parcheggi
Secondo i calcoli di Amat, su piazza Giovanni XXIII si perderanno 48 stalli auto; si recupereranno però 26 stalli su viale Europa con il ridisegno degli spazi pubblici e della carreggiata e altri 68 stalli di sosta con gli interventi di riqualificazione della segnaletica orizzontale sulle vie intorno (Biancamano, Carlo Emanuele, Monte Cervino e Valsugana). Un nuovo tratto di ciclabile collegherà via Cavallotti a viale Europa, lungo l’attuale strada sterrata.
Zappalà ha esplicitamente escluso che a Triante arrivino strisce blu a pagamento. E’ invece allo studio, con la Consulta, l’adozione di una Zona 30.
In totale quindi, ci sarà un incremento di 46 stalli auto nel quartiere, secondo i calcoli dell’Amministrazione. “Nel raggio di 3 minuti a piedi dall’area di intervento l’offerta di sosta rimane praticamente invariata; in un’area raggiungibile tra i 3 e i 5 minuti, la dotazione di offerta aumenta di 10 stalli; oltre i 5 minuti, invece, vengono identificati 34 stalli in più”, hanno garantito i tecnici.
I dubbi dei cittadini
Parecchie le osservazioni dei cittadini. Sulla viabilità, la Consulta ad esempio ha chiesto che l’ultimo tratto di via Biancamano, per ragioni di sicurezza, diventi a senso unico in direzione Cavallotti. I titolari della farmacia di via Monte Cervino hanno chiesto che qualche posto auto sia messo a disco orario, vicino ai negozi, per favore la rotazione.
Il divieto di sosta per lavaggio strade attualmente non c’è su via Vittorio Veneto, c’è invece su via Monte Cervino. C’è chi ha chiesto di eliminarlo anche qui per dare maggior respiro ai residenti. E’ stata chiesta inoltre attenzione ai tempi semaforici del nodo Cavallotti – Europa – Monte Cervino – Vittorio Veneto per evitare ingorghi e cura particolare per gli spazi di curvatura in caso di incrocio di due autobus. Il tratto di via Monte Cervino prossimo a via Cavallotti sarà rialzato, come tutta l’area su cui si interverrà, in modo da far rallentare la velocità. L’imbocco di via Vittorio Veneto sarà spostato verso il Circolo Cattaneo: l’edicola (ora chiusa) sarà spostata in piazza Giovanni XXIII.