Non c’è pace per il Monumento ai caduti di Monza e non solo perché il suo prato è visibilmente danneggiato dopo tutti gli eventi delle ultime settimane.
Lastre staccate sul Monumento
Il capogruppo di Forza Italia Massimiliano Longo è tornato a sollevare in Consiglio comunale, nella seduta di lunedì sera, il caso. «Il monumento di piazza Trento e Trieste – ha detto – è stato oggetto di atti vandalici che l’hanno gravemente danneggiato: manca una lapide marmorea con i nomi dei caduti e una lastra di bronzo, per ora messa in salvo, che deve essere ricollocata. Nel frattempo va messo in sicurezza, perché continua a essere trattato con incuria».
Longo ha denunciato che durante gli eventi cittadini il monumento è stato bersaglio di comportamenti irrispettosi: «Ho visto ragazzi arrampicarsi fino alla statua, rischiando di staccare altre lastre. È inaccettabile tollerare che un simbolo così importante venga messo in pericolo», ha rimarcato.
Il consigliere ha inoltre segnalato che sullo stemma di Monza era stato appeso uno striscione non autorizzato e che la versione attuale dello stemma, priva della corona stilizzata in alto, ha destato perplessità fra i cittadini.
L’assessore promette: «Sarà tutelato»
A rispondere è stato l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti, che ha assicurato come l’Amministrazione non abbia dimenticato il Monumento ai Caduti.
«È già stata effettuata una messa in sicurezza generale – ha spiegato – e le lastre cadute sono state conservate per il restauro. Con la Soprintendenza stiamo portando avanti una progettazione più completa, che prevede il recupero dell’intero basamento, delle parti in ferro battuto e in pietra, oltre a un intervento per eliminare le infiltrazioni che nel tempo hanno provocato i distacchi».
Lamperti ha sottolineato che si tratta di un progetto seguito in prima persona dal sindaco, in costante concertazione con la Soprintendenza. «Ci auguriamo – ha concluso – di poter avviare i lavori nelle prossime settimane, restituendo dignità a un monumento che per decenni non ha ricevuto una manutenzione adeguata».
Le richieste dei Liberaldem
Sul tema qualche giorno fa era intervenuta sui social anche Francesco Pontani: «Il weekend del Gran Premio ha portato entusiasmo e vitalità a Monza, ma le immagini del Monumento ai Caduti e delle nuove installazioni verdi ci riportano a una realtà più scomoda: incuria, mancanza di rispetto e assenza di responsabilità» ha dichiarato.
L’ex consigliera Pd ha ricordato i mesi di cantiere e l’idea di riqualificazione con essenze e targhe, sottolineando però come «oggi, come nei giorni passati, su quel monumento bambini e adulti correvano su e giù, ignorando divieti, piante e significati, senza alcun intervento delle forze dell’ordine né dei genitori». Per Pontani il nodo è culturale: «Il buonismo diffuso che evita il rimprovero e accetta tutto non funziona. Educare significa anche dire dei no. Preservare la memoria vuol dire far rispettare i luoghi simbolici. Governare vuol dire non solo fare scelte, ma difenderle e farle rispettare».