La Giunta Comunale di Monza ha approvato la delibera che sancisce l’istituzione del Centro per la Giustizia Riparativa, un investimento per la comunità, la tutela dei diritti e la ricostruzione dei legami sociali in attuazione della Riforma Cartabia e del Protocollo d’intesa siglato con la Conferenza locale per la giustizia riparativa del Distretto della Corte d’Appello di Milano e con il Ministero della Giustizia. Le attività del centro prenderanno ufficialmente il via entro la fine del 2025.
Entro la fine dell’anno il via alle attività del Centro per la Giustizia Riparativa
Il Centro, con sede a Monza in via D’Annunzio 35 nel Centro Civico di san Rocco, rappresenterà un punto di riferimento per tutto il distretto giudiziario, garantendo l’accesso ai programmi di giustizia riparativa attraverso il dialogo tra autori dell’offesa/reato, vittime e comunità. L’obiettivo è favorire la responsabilizzazione personale e il rafforzamento della coesione civile, offrendo uno spazio sicuro, riservato, dove tutte le parti possano portare la propria narrazione e costruire insieme azioni che riparano attraverso l’aiuto dei mediatori esperti. La scelta di Monza come sede di un Centro per la giustizia riparativa del distretto della Corte d’Appello di Milano si fonda sul riconoscimento delle competenze e delle risorse messe in campo dall’Amministrazione, chiamata ora a coordinare un servizio di rilevanza sovralocale.
Con l’attivazione del Centro viene riconosciuto il percorso pluriennale svolto dal capoluogo della Brianza, che dal 2019 aveva avviato un ufficio singolo di Giustizia Riparativa, realizzando i programmi previsti per legge a favore di tutto il territorio e rientrando, così, nella ricognizione svolta dal Ministero che ha portato all’istituzione formale del Centro.
Nella struttura sei mediatori esperti
Per l’avvio e il funzionamento del Centro è previsto un contributo ministeriale di circa 224.000 euro annui, destinato a coprire le spese di gestione e a sostenere l’attività dei professionisti. La struttura sarà dotata di sei mediatori esperti in programmi di giustizia riparativa a tempo pieno, iscritti all’elenco nazionale del Ministero della Giustizia e formati secondo i più recenti standard normativi. In caso di necessità, sarà assicurato il supporto di interpreti, per garantire accesso equo e non discriminatorio ai percorsi.
Attività e servizi
Il Centro offrirà l’intera gamma dei programmi di giustizia riparativa previsti dalla normativa, rivolti ad adulti e minori. Verrà assicurato l’accesso gratuito e volontario all’interno di un luogo tutelato da confidenzialità.
Tra i programmi previsti:
- la mediazione fra la persona indicata come autore dell’offesa e la vittima del reato che prevede l’incontro vis à vis, facilitato dai mediatori, allo scopo di esplorare i vissuti legati all’offesa e gli effetti distruttivi che si sono prodotti e promuovere un percorso di riflessività, responsabilità, riconoscimento, riparazione.
- la mediazione con una vittima di un reato diverso da quello per cui si procede che offre la possibilità di un incontro fra partecipanti coinvolti in vicende di reato differenti pur rimanendo invariata la fattispecie penale.
- Il dialogo riparativo per affrontare in una dimensione collettiva gli effetti negativi derivanti dal reato e di stimolare la progettazione partecipata di concrete azioni di riparazione.
Con l’attivazione del Centro, Monza assume un ruolo rilevante nella costruzione di un sistema di giustizia che pone al centro la persona e la comunità. Il nuovo servizio rappresenta un adempimento necessario per rendere effettivo il diritto, riconosciuto a livello europeo e nazionale, di accedere ai programmi di giustizia riparativa: non solo per le vittime e gli autori dell’offesa/reato, ma anche per familiari e membri della collettività coinvolti nei percorsi di ricomposizione.
“Con questo Centro – dichiara l’Assessore al Welfare e Salute, Egidio Riva – Monza si pone all’avanguardia nell’attuazione della Riforma Cartabia. Non si tratta solo di un adempimento normativo, ma di una scelta politica che investe sulla coesione sociale e sulla dignità delle persone. La giustizia riparativa significa riconoscere i diritti delle vittime, accompagnare chi ha sbagliato verso la responsabilità e restituire valore ai legami comunitari”.
(in copertina il Centro Civico San Rocco)