Evento

La storia della moneta romana al Museo Civico

Il museo civico Carlo Verri invita alla conferenza stampa che si terrà questa sera in Ca' de Bossi e che tratterà uno degli argomenti dell'opera Naturalis Historia dell'intellettuale Plinio il Vecchio.

La storia della moneta romana al Museo Civico

“La storia della moneta romana nel libro 33 della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio: economia, diritto e società in Roma antica”. E’ il titolo della conferenza promossa dal Museo Civico “Carlo Verri” di Biassono, che si terrà questa sera, giovedì 9 ottobre, alle 21, nell’aula didattica della sezione del Museo Civico di Ca’ de Bossi (via Umberto I, 3, primo piano).

La moneta romana

La moneta romana ha una lunga storia, che accompagna le vicende di Roma e ne segnala la trasformazione da villaggio a potenza imperiale. Plinio analizza questa evoluzione e offre uno spaccato di notevole modernità sul rapporto tra moneta e potere politico. Marco Migliorini è professore aggregato di storia romana e storia del diritto romano presso il Didec (Dipartimento di diritto economia ed culture) dell’Università degli studi dell’ Insubria, sede di Como. La conferenza sarà anche trasmessa in diretta sul canale YouTube del Museo, dove in seguito rimarrà disponibile. La cittadinanza è invitata.

Plinio il Vecchio, un intellettuale al servizio dell’umanità

La conferenza di questa sera rientra nell’ambito del ciclo di incontri dedicato alla mostra “Plinius” allestita con i Manga di Mari Yamazaki. Gaio Plinio Secondo (detto poi Plinio il Vecchio) fu il primo studioso a tentare la raccolta e l’esposizione ragionata delle conoscenze del suo tempo e si può quindi considerare il primo autore di un’enciclopedia. L’amore per la ricerca e al sapere hanno caratterizzato la sua vita, senza escludere il suo impegno per lo Stato romano, che lo portò a essere comandante della flotta. Le vicende legate alla sua morte, riportateci da due lettere del nipote Plinio il Giovane, ci raccontano come tentò fino all’ultima ora di conciliare l’amore per la ricerca e i doveri di comandante e di alto rappresentante pubblico, operando per il salvataggio del maggior numero di persone in difficoltà per l’eruzione del Vesuvio in corso. La sua morte avvenne proprio durante l’eruzione del 79.