Fase esecutiva

Approvata la convenzione per costruire Casa di Comunità di via Borgazzi

In fase di completamento la struttura di via Luca della Robbia

Approvata la convenzione per costruire Casa di Comunità di via Borgazzi

La realizzazione della Casa di Comunità di via Borgazzi a Monza entra nella fase esecutiva: la Giunta Comunale, infatti, ha approvato il testo di convenzione tra il Comune e ASST Brianza per l’attuazione del permesso di costruire convenzionato relativo alla nuova Casa di Comunità, che sorgerà all’angolo tra via Borgazzi e via Gorizia, su un’area comunale concessa in diritto di superficie all’Azienda Socio Sanitaria Territoriale.

Approvata la convenzione per costruire Casa di Comunità di via Borgazzi

Il progetto, per il quale sono quasi ultimati i lavori preparatori di pulizia e predisposizione dello spazio d’intervento, prevede la costruzione di un edificio di due piani fuori terra, con accesso pedonale da via Borgazzi e carraio da via Gorizia, per una superficie complessiva di circa 2042 metri quadrati. Gli spazi interni saranno destinati ad accogliere ambulatori, servizi territoriali e funzioni sanitarie di prossimità, come quella di guardia medica, in linea con le indicazioni fornite dal modello regionale delle Case di Comunità. Si tratta di strutture pensate per garantire ai cittadini un punto di riferimento unico per l’assistenza primariala prevenzione e l’integrazione dei servizi sanitari e sociali. L’atto include, inoltre, la realizzazione a carico dell’ASST di un nuovo marciapiede pubblico lungo via Gorizia, volto a migliorare la sicurezza pedonale e la fruibilità dell’area.
La durata del diritto di superficie concesso all’ASST è fissata in 33 anni, rinnovabile per ulteriori 33; al termine, l’area e le opere realizzate torneranno in proprietà al Comune di Monza.

Tempi e costi 

La convenzione impegna ASST Brianza, in qualità di soggetto attuatore, ad avviare i lavori entro 12 mesi dal rilascio dei titoli abilitativi e a completarli entro tre anni dall’apertura del cantiere. L’importo dell’opera ammonta a 3,2 milioni di euro, finanziati da fondi PNRR e regionali.
La nuova Casa di Comunità si inserisce all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana dell’area ex TPM, oggetto di una pianificazione unitaria che prevede diverse funzioni di interesse pubblico e collettivo. Nello stesso comparto è infatti in corso di realizzazione – e sarà inaugurato entro la fine del 2025 – anche il nuovo “Spazio 37”, destinato ad accogliere e sostenere persone senza fissa dimora o in condizioni di vulnerabilità sociale. Il centro offrirà servizi di accoglienza diurna e notturna, percorsi di accompagnamento e attività di reinserimento, con l’obiettivo di consolidare la rete cittadina di intervento sul disagio e promuovere inclusione e autonomia.

Le tre Case di Comunità a Monza

Oltre a via Borgazzi, proseguono i lavori anche per la realizzazione delle Case di Comunità di via Luca della Robbia e di via Solferino.
Presso la prima si è infatti svolto nei giorni scorsi un sopralluogo, alla presenza del Sindaco Paolo Pilotto, del Vicesindaco Egidio Longoni e dei vertici di ASST Brianza- tra cui il Direttore Generale Carlo Tersalvi e il Direttore Sociosanitario Antonino Zagari – per verificare lo stato di avanzamento dell’opera. La fine dei lavori è prevista entro il 2025, e ASST Brianza prevede conseguentemente che l’inizio delle attività potrà avvenire nei primi mesi del 2026. Ciò alla luce della concessione in comodato d’uso gratuito dello stabile da parte del Comune di Monza. L’edificio, dato in comodato d’uso gratuito per favorire la salute dei cittadini, ha un valore di 1,2 milioni di euro.
In via Solferino è stato invece ultimato la scorsa settimana l’abbattimento del padiglione ex Fossati all’interno dell’area dell’Ospedale Umberto I, di proprietà dell’IRCCS San Gerardo, ricavando quindi lo spazio in cui sorgerà la terza Casa di Comunità.

“Le aree dismesse – sottolinea l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Lamperti – possono trasformarsi da luoghi degradati anche in opportunità per nuovi servizi pubblici per i cittadini, soprattutto quelle di proprietà comunale. Quello sulla ex TPM è un intervento che rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di rigenerazione urbana e di potenziamento dei servizi, in questo caso socio-sanitari, sul territorio cittadino”.

“La realizzazione della Casa di Comunità di via Borgazzi, ma anche quella di via Luca della Robbia – afferma l’Assessore al Patrimonio Egidio Longoni – rappresentano un esempio concreto di come il patrimonio comunale possa essere valorizzato per rispondere in modo diretto e tangibile ai bisogni della città. La scelta di destinare aree o edifici di proprietà pubblica a un servizio di primaria importanza come quello sanitario significa mettere a disposizione della collettività un bene comune, trasformandolo in un’infrastruttura al servizio della salute e del benessere dei cittadini. È questa la direzione verso cui vogliamo orientare le politiche di gestione del patrimonio comunale: renderlo un motore di sviluppo, coesione e qualità della vita, ed è secondo questa logica che il Comune ha scelto di rinunciare alle potenzialità edificatorie per dedicare le aree a servizi per la salute dei cittadini”.

“Le Case di Comunità – dichiara il Sindaco Paolo Pilotto – rappresentano un importante tassello del nuovo modello di sanità territoriale, già sperimentato anche fuori regione: luoghi di prossimità, dove le persone trovano ascolto, orientamento e assistenza integrata, facilitando l’accesso ai servizi. La loro realizzazione a Monza, in sinergia con ASST Brianza e con il sostegno dei fondi PNRR, segna un passo decisivo nel rafforzamento della rete dei servizi locali. È un progetto che parla di cura e di comunità, perché mette al centro la salute dei cittadini e la capacità delle istituzioni di lavorare insieme”.