Settimana particolarmente intensa, quella passata, per il Nucleo Radiomobile della Polizia Locale di Seregno, impegnato in una serie di attività di controllo del territorio che hanno portato all’accertamento di diverse violazioni e a interventi di rilievo in ambito ambientale e di polizia giudiziaria.
Passi avanti nell’indagine sull’incidente con omissione di soccorso del 25 settembre scorso
Nel corso della settimana, il Nucleo Radiomobile ha portato a termine un’articolata indagine relativa a un sinistro con omissione di soccorso avvenuto lo scorso 25 settembre.
Attraverso l’analisi dei varchi di lettura targhe e specifici accertamenti tecnici, gli agenti sono risaliti al presunto proprietario del veicolo, G.L., classe 1967, residente a Seregno.
L’uomo aveva inizialmente denunciato una sostituzione di persona, ma le verifiche svolte dalla Polizia Locale – anche con la collaborazione della Polizia Provinciale e mediante accertamenti presso concessionari e agenzie pratiche auto – hanno consentito di accertare che era stato lui stesso a effettuare la compravendita del veicolo coinvolto.
Il successivo inserimento della targa nei sistemi di lettura automatica dei varchi, il giorno successivo, restituiva un alert alla centrale operativa, che attivava immediatamente le pattuglie sul territorio. Ne scaturiva un inseguimento che, partendo da Seregno, attraversava i Comuni di Desio, Lissone, Muggiò e Nova Milanese, con i fuggitivi – di presunta origine nordafricana – che infine abbandonavano il veicolo dandosi alla fuga a piedi.
Convocato presso gli uffici del Comando, G.L. ammetteva di aver presentato una denuncia infondata e di essersi fittiziamente intestato il veicolo dietro compenso, consentendone l’utilizzo a soggetti dediti ad attività illecite.
Nei suoi confronti venivano contestate 14 violazioni al Codice della Strada, per un importo complessivo di oltre 3.000 euro, tra cui la mancanza di copertura assicurativa e l’intestazione fittizia del veicolo. L’uomo è stato inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di simulazione di reato e favoreggiamento personale.
Sono tuttora in corso le indagini per identificare gli effettivi utilizzatori del veicolo, ritenuti responsabili del sinistro con omissione di soccorso e dell’inseguimento terminato a Nova Milanese.
Trasporto illecito di rifiuti
Nel pomeriggio di martedì, durante un ordinario servizio di controllo del territorio, una pattuglia ha intercettato in via Cadore un autocarro cassonato carico di un ingente quantitativo di materiali di scarto di varia natura, prevalentemente ferroso.
Il conducente, P.R., classe 1978, residente a Seregno e proprietario del mezzo, veniva sottoposto a controllo: all’interno del cassone gli agenti rinvenivano numerosi rifiuti eterogenei – tra cui componenti metallici, una caldaia dismessa, una lavastoviglie e attrezzature da giardinaggio contenenti residui di carburante e oli esausti – qualificabili come rifiuti speciali, in parte pericolosi ai sensi del D.Lgs. 152/2006.
L’uomo, privo di qualsiasi autorizzazione al trasporto o alla gestione dei rifiuti e sprovvisto del Formulario di Identificazione (FIR) e dell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, dichiarava di aver raccolto il materiale “per arrotondare qualche soldo”.
L’autocarro è stato sottoposto a sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p., mentre la patente di guida è stata ritirata in applicazione delle recenti modifiche al Testo Unico Ambientale. Il conducente è stato inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti.
Fermato ed espulso irregolare sul territorio nazionale
Nella mattinata di venerdì, due agenti del Nucleo Motociclisti hanno fermato in via San Vitale un monopattino elettrico con due persone a bordo, entrambe prive di casco.
Il conducente, R.O., classe 2000, cittadino marocchino privo di documenti, è risultato irregolare sul territorio nazionale e gravato da numerosi alias e precedenti per reati in materia di stupefacenti.
Accompagnato presso il Comando e successivamente al Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Monza per l’identificazione, a suo carico è emerso un rintraccio attivo per violazione della normativa sull’immigrazione.
Dopo le procedure di rito, su disposizione del Questore di Monza, il soggetto è stato trattenuto dall’Ufficio Immigrazione per le formalità propedeutiche al rimpatrio immediato.