Si terrà venerdì 17 ottobre 2025 presso l’Auditorium Pogliani della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza il decimo e ultimo meeting regionale dell’Italian Autoimmune Liver Disease Clinical Research Network (IT-AILD CRN), iniziativa nata grazie a fondi PNRR nell’ambito della rete europea ERN RARE-LIVER per le malattie rare del fegato e del network italiano “ITAiLD”.
Al San Gerardo un evento sulle malattie autoimmuni del fegato
Proprio nei giorni in cui il Nobel per la Medicina viene assegnato ai pionieri dello studio dei meccanismi dell’autoimmunità, questo evento sulle malattie autoimmuni del fegato rappresenta la conclusione di un percorso straordinario che ha attraversato l’intera Italia con nove precedenti appuntamenti regionali, riscuotendo un successo che ha superato ogni
aspettativa.
Il meeting lombardo, organizzato sotto la direzione scientifica del professor Pietro Invernizzi e del professor Marco Carbone, si propone di consolidare quanto realizzato negli anni scorsi in Italia e di rafforzare ulteriormente la rete clinica e scientifica nazionale dedicata alle malattie autoimmuni del fegato, collegandola stabilmente non solo con il livello europeo grazie ai centri italiani membri dell’ERN RARE LIVER, ma anche a reti di macro area o regionali.
“L’obiettivo della rete IT-AILD CRN è costruire un sistema clinico e scientifico solido, in grado di garantire ai pazienti diagnosi tempestive, percorsi di cura personalizzati e l’accesso alle terapie più innovative – sottolinea Invernizzi, direttore scientifico e responsabile del Centro per le Malattie Autoimmuni del Fegato dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori, e coordinatore nazionale di ITAiLD -. Queste attività, che coinvolgono molti medici e specialisti, ci stanno permettendo di diffondere più capillarmente la cultura e la conoscenza di queste malattie rare. Mi occupo di malattie autoimmuni del fegato da 30 anni e rispetto a quando ho iniziato a studiarle i progressi, le conoscenze sempre maggiori e il lavoro di gruppo stanno portando a reali benefici per i pazienti, sia in termini di diagnosi sempre più veloci e fatte ad uno stadio sempre più precoce della malattia, che di reale controllo farmacologico. Per fortuna negli ultimi anni anche le industrie farmaceutiche hanno iniziato a fare la loro parte sviluppando farmaci sempre migliori. Come dire, un gioco di squadra, dove l’unione fa la forza. Questo evento e il lavoro di networking ci stanno permettendo, ora anche con fondi del PNRR, di avvicinarci sempre più all’ultimo miglio, cioè dove vivono i pazienti, che in questo caso significa garantire il miglioramento nella gestione della loro malattia e quindi della loro qualità di vita”.
La Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori, centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, da anni hub della rete europea ERN RARE-LIVER, e centro coordinatore di ITAiLD, rete nazionale dedicata alle tre principali patologie autoimmuni epatiche, la colangite sclerosante primitiva (CSP), l’epatite autoimmune (EAI) e la colangite biliare primitiva (CBP), ospiterà una giornata di lavori scientifici dedicata ai medici e ricercatori attivi sul territorio lombardo. Il programma prevede la presentazione di casi clinici complessi, aggiornamenti sulle più recenti evidenze diagnostiche e terapeutiche, e la discussione di protocolli clinici condivisi.
Il modello “hub and spoke” lombardo
La sessione di apertura sarà dedicata alla presentazione del modello organizzativo “hub and spoke” della Lombardia, che vede la collaborazione tra i principali centri epatologici regionali.
Un sistema integrato vuole garantire ai pazienti un accesso equo alle cure specialistiche e alle opportunità di ricerca, indipendentemente dalla loro sede di residenza.
“Questo decimo e ultimo incontro regionale rappresenta molto più di un semplice appuntamento scientifico – sottolineano il Presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori Claudio Cogliati e il Direttore Generale Michele Brait -: è il punto di arrivo di un percorso che ha unito competenze, energie e visioni da ogni parte d’Italia, creando una vera e propria comunità dedicata alle malattie autoimmuni del fegato. La Lombardia rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra centri di eccellenza possa tradursi in benefici concreti per le persone. Siamo convinti che il futuro della medicina, soprattutto nell’ambito delle patologie rare, passi da reti integrate come questa, dove la ricerca, la clinica e la voce dei pazienti si intrecciano per generare conoscenza e migliorare la qualità di vita di chi affronta ogni giorno queste malattie complesse. E siamo soddisfatti del fatto che la nostra Fondazione IRCCS, nata solo due anni fa, sia sede di un Centro Malattie Rare e sia punto di riferimento per le Reti di Riferimento Europee (ERN) con una componente pediatrica molto importante e sviluppata”.
La voce dei pazienti
Un momento significativo della giornata sarà dedicato al ruolo delle associazioni dei pazienti, con l’intervento di Davide Salvioni, Presidente di AMAF (Associazione Malati di Fegato Autoimmune).
“Questo evento, che si svolge in Lombardia dove AMAF ha mosso i suoi primi passi, rappresenta la naturale conclusione di un percorso di successo che porterà tanto bene ai pazienti – dichiara Salvioni -. Vedere realizzata una rete nazionale così solida e organizzata, con il coinvolgimento attivo delle associazioni, è la testimonianza che quando istituzioni, clinici e pazienti lavorano insieme, si possono raggiungere risultati straordinari per migliorare concretamente la qualità di vita di chi convive con queste patologie rare”.