Degrado

Aggrediti (di nuovo) i titolari del bar davanti alla stazione e ora lanciano l’appello: «Uniamoci contro i criminali»

Joy e Giuliano da anni gestiscono il locale di corso Milano 23, affrontando non pochi problemi

Aggrediti (di nuovo) i titolari del bar davanti alla stazione e ora lanciano l’appello: «Uniamoci contro i criminali»

Davanti ai tanti, troppi, episodi di criminalità che si verificano nella zona della stazione (e di cui loro, purtroppo, sono spesso vittime), hanno deciso di reagire, lanciando un appello a tutti i monzesi: «Il degrado si combatte tutti insieme, uniamoci».

Aggrediti i titolari del bar davanti alla stazione

A rivolgere l’invito ai cittadini, tornando a denunciare una situazione che si è fatta insostenibile, sono Jing Wang e Xiaopan Dong, conosciuti come Joy e Giuliano, fidanzati nonché titolari del bar Uhaz di corso Milano 23, a Monza, che si trova sotto i portici dello stabile di fronte allo scalo ferroviario e che venerdì hanno subito un’ennesima aggressione da parte di due uomini.

L’aggressione

Un episodio che si è consumato in pieno giorno, davanti agli occhi di decine di passanti e clienti. «Erano circa le 15 di venerdì scorso, quando due uomini, che vediamo spesso sostare nel piazzale di via Arosio, si seduti a uno dei nostri tavolini esterni, senza però consumare – ha ricostruito Joy – Quando sono uscita a chiedere loro cosa desiderassero, ci hanno aggrediti». Lei è stata afferrata per le spalle, il fidanzato, accorso immediatamente, per il colletto della t-shirt. Poi hanno buttato all’aria dei tavolini, rompendo anche alcune tazzine. Sul posto è intervenuta un’ambulanza in codice giallo, seguita da una volante della Polizia di Stato. Giuliano è stato portato in pronto soccorso in codice verde, dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso. Il giorno successivo – sabato – è tornato al lavoro nel suo locale, ma i segni dell’aggressione (un livido sul collo) erano ancora ben visibili. Entrambi non hanno nascosto di essere rimasti piuttosto scossi, anche perché non è la prima volta che accade: a luglio erano stati colpiti da una coppia di clienti dopo aver impedito loro di consumare droga all’interno del loro locale.

L’appello ai monzesi

Anziché desistere, questi fatti hanno portato i fidanzati – che hanno rilevato il bar qualche anno fa (prima lei studiava Design a Bologna) – a lanciare un appello ai monzesi affinché non si voltino dall’altra parte. Cosa che un nutrito gruppo di essi, su iniziativa del cittadino attivo Jos Ebbing, ha già deciso di fare, ritrovandosi tutte le domeniche in mattinata, proprio nel bar di corso Milano, per parlare, discutere, confrontarsi. Il gruppo ha preso il nome di Agorà e la speranza, tanto di Ebbing (ideatore del progetto) quanto di Joy e Giuliano, è che possa essere di esempio per altri.
«Ho notato che ultimamente, nella zona della stazione, ci sono effettivamente più controlli – ha spiegato Joy – I problemi, tuttavia, continuano a esserci. Ogni giorno si vedono spacciatori e ladri che agiscono davanti ai passanti, come se non avessero paura delle conseguenze. Penso che tutto ciò debba farci riflettere: cosa ha trasformato la Monza di una volta, bella e tranquilla, in un luogo in cui il degrado sembra non arrestarsi? Non è colpa di qualcuno in particolare, credo, ma ci sono troppe cose che vanno corrette e rafforzate. Ora è il momento di unirci e agire insieme».

«Uniamoci contro i criminali»

Diversi gli episodi preoccupanti cui negli anni la coppia ha assistito assistito.
«E’ accaduto che delle ragazze abbiano avuto bisogno di aiuto – ha ricordato – Una era stata inseguita, l’altra è stata circondata da un gruppo di ubriachi mentre era alla fermata dell’autobus. Davanti alla stazione, inoltre, ogni sera si raduna un gruppo di persone che beve, ascolta musica ad alto volume e utilizza la strada come se fosse una toilette».
E prosegue: «Da sola non posso fare molto, ma insieme possiamo davvero cambiare qualcosa». Un motivo per non gettare la spugna, ha spiegato ancora Joy, sono i tanti clienti affezionati. A fronte di chi crea problemi, ci sono anche tante persone che rispettano il loro lavoro e che magari passano anche solo per salutare loro e il cagnolino Prince, coccolato da tutti gli avventori.
«Credo fermamente che la giustizia alla fine riuscirà ad avere la meglio sui responsabili di tanti disagi – ha concluso – Finché continueremo ad avere speranza in questa città, Monza potrà sicuramente ritrovare la sua pace e la sua serenità».